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Tour organizzati Stati Uniti costa Est

Niagara

I tour guidati della Costa Est consentono di scoprire le grandi città, le Cascate del Niagara e il sud degli Usa fino a New Orleans, la Louisiana e la Florida.

Vi proponiamo una selezione di viaggi organizzati con guida alla scoperta della Costa Est degli Stati Uniti: tutta l’area del Nord-Est del paese dove si trovano le grandi città che sono il simbolo degli Usa: New York , Washington D.C. , Philadelphia ,  Boston . La maggior parte di questi viaggi organizzati includono la visita alle suggestive  Cascate del Niagara.

Il tour “ American Music e Stati del Sud ” vi porta alla scoperta degli Stati del Sud da New York fino a New Orleans e la Louisiana.

viaggi organizzati usa costa est

Tutti i nostri tour negli Stati Uniti – Costa Est

tour cascate del niagara da New York

Mini tour Cascate del Niagara

UN piccolo tour di 3 giorni in pullman da New York per visitare le Cascate del Niagara e Toronto.

Partenze con guida italiana bilingue da luglio a ottobre 

tour Washington e Philadelphia

Mini tour Washington D.C. e Philadelphia

Da New York fino a Washington D.C. e Philadelphia. Il tour include anche una visita alla comunità degli Amish, in Pennsylvania.

Partenze con guida tutto l’anno.

mini tour triangolo dell'est

Mini tour Triangolo dell’Est

Breve tour da New York per le Cascate del Niagara, Washington e Philadelphia, in 4 giorni in bus e con guida.

Partenze con guida italiana da maggio a ottobre 

Tour triangolo dell'est

Tour Triangolo dell’Est

Da New York in pullman in 5 giorni per visitare le Cascate del Niagara, Toronto, Washington D.C. e Philadelphia.

 tour New York e Cascate del Niagara

Tour New York e Cascate del Niagara

Combinato ideale per chi ha una settimana e desidera visitare New York e le Cascate del Niagara che saranno raggiunte con un tour di 3 giorni in pullman.

Partenze con guida italiana da aprile a ottobre 

Tour New York e costa est

Tour New York e Costa Est

Soggiorno a New York combinato con un tour di 5 giorni alle Cascate del Niagara, Toronto, Washington DC, Philadelphia. Il tour è offerto in due combinazioni differenti di guide, pasti, hotel.

Partenze con guida italiana da aprile a ottobre

tour New York Boston e Cascate del Niagara

Tour New York, Boston e Cascate del Niagara

Tour completo della Costa Est. In pullman da New York per ammirare Boston,  Stockbridge, le cascate del Niagara, Washington DC e Philadelphia.

Partenze con guida italiana bilingue da aprile a ottobre

Tour Boston e triangolo dell'est

Tour Boston e Triangolo dell’Est

Da New York fino a Boston, le Cascate del Niagara, Toronto, Washington D.C., Philadelphia. Il tour include anche una visita alla comunità degli Amish, in Pennsylvania.

Partenze con guida italiana da maggio a settembre

tour del Canada

Tour Stati Uniti e Canada: Costa Est

Da Montreal e Quebec City fino alle Cascate del Niagarae  Toronto, prima di entrare negli Usa visitando Washington DC, Philadelphia.

Partenze con guida italiana da giugno a settembre.

tour Ameriacan music e stati del sud

Tour American Music e Stati del Sud

Un itinerario particolare in pullman da New York fino a New Orleans attraverso le grandi città, i parchi nazionali e le città della musica come Memphis e Nashville.

Partenze con guida italiana in giugno, agosto e settembre 

tour della Florida con guida

Tour della Florida

Da Miami lungo l’arcipelago delle Keys fino a Key West. Si passerà per le Everglades, la zona più “selvaggia” degli Usa, per poi entrare nel magico mondo dei parchi divertimento di Orlando e visitare il Kennedy Space Center.

Partenze con guida italiana da maggio ad agosto

⇒ Stati Uniti – pagina iniziale

⇒ Informazioni utili e documenti di ingresso 

⇒ Tour New York: elenco

⇒ Tour Costa Est: elenco

⇒ Tour Costa Ovest: elenco

⇒ Tour Grande West Americano e Montagne Rocciose: elenco

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Tour della Costa Est

I tour che vi proponiamo sono tutti personalizzabili !

Costruisci il tuo viaggio fai da te, chiedendoci tutti i consigli che vuoi, l’unico favore che ti chiediamo è di prenotare online tramite i link che ti suggeriamo.

New York, Cascate del Niagara, Washington e Philadelphia

Durata : 10 giorni, 9 notti

Costo medio per questo viaggio

– Volo Roma – New York – Roma: €500 – Hotel a New York (Manhattan) 9 notti: €1000 (in camera doppia) – Metrocard a New York: €29 – CityPASS a New York: €120 – Tour di due giorni alle Cascate del Niagara : €295 – Tour di un giorno a Washington D.C.: €150 – Tour di un giorno a Philadelphia/Boston: €150

Totale: circa €1744 a persona (partendo in due e alloggiando in camera doppia)

  • 1° giorno: Partenza e arrivo a New York
  • 2° giorno: New York
  • 3° giorno: New York
  • 4° giorno: New York
  • 5° giorno: New York – Tour cascate del Niagara
  • 6° giorno: Niagara – rientro a New York
  • 7° giorno: New York – escursione a Washington DC
  • 8° giorno: New York – escursione a Philadelphia o Boston
  • 9° giorno: New York
  • 10° giorno: New York – Ritorno in Italia

Descrizione

  • I primi 5 giorni li dedicherai alla visita di New York, scopri l’ itinerario con le cose da vedere
  • a Washington visiterai il Museo delle Cere, gli uffici del Senato e del Campidoglio, nonché l’esterno della Casa Bianca, i monumenti a Lincoln, Vietnam e Guerra di Corea, e il Museo dell’Aria e dello Spazio
  • se scegli il tour di Philadelphia visiterai il Benjamin Franklin Parkway e Elfert Alley, la famosa Liberty Bell, la piazza della Costituzione e la Constitution Hall, le famose scalinate di “Rocky”, per poi andare a Lancaster, la patria degli Amish. Dopo la pausa pranzo al mercato Amish, un tour guidato su un’autentica carrozza Amish ti porterà ad una visita delle fattorie
  • se scegli il tour di Boston seguirai il percorso segnato dalla Freedom Trail, poi al porto di Boston ammirerai le attrazioni del famoso “Tea Party”. Visita la U.S.S. Constitution e Bunkers Hill. Pranzo la Quincy Market e passeggiata a Boston Common. Dopo pranzo, attraverserai il Charles River e vedrai i famosi edifici della Harvard University e del Massachusetts Institute of Technology

Per acquistare i voli ti consigliamo questo sito , dove si trovano spesso delle offerte vantaggiose. Se ti serve un consiglio non esitare a scriverci .

Ti ricordiamo che se effettui le prenotazioni dei voli, dei tour e degli hotel tramite i link che ti consigliamo, dai automaticamente un contributo a TuttoAmerica, un aiuto prezioso per mandare avanti il sito.

Clicca qui per vedere tutti i tour da New York.

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Triangolo dell'Est - Firmato UTAT

niagara

New York, Cascate del Niagara, Washington DC, Philadelphia

Programma di viaggio, giorno 1 italia/ new york.

Ritrovo all’aeroporto di Milano con l’accompagnatore Utat che sarà con il gruppo per tutta la durata del viaggio. Partenza per New York con volo di linea: pranzo e snack a bordo. All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento privato in hotel, nel corso del quale verrà fornita una prima introduzione alla città. Arrivo in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena libera. Pernottamento in hotel.

Giorno 2 NEW YORK: CITTÀ DAI MILLE VOLTI

Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita con guida di Midtown e di Brooklyn. Si partirà dalla visita di uno dei luoghi più nuovi della città: l’avveniristico complesso architettonico di Hudson Yards, una strabiliante impresa edilizia formata da vari edifici costruiti lungo il fiume Hudson, in prossimità di un deposito ferroviario nel quartiere di Chelsea, caratterizzato da edifici bassi rispetto ad altre zone della città, da gallerie d’arte e dal Chelsea Market, uno dei più famosi mercati gastronomici di Manhattan. Hudson Yards, con l’iconica costruzione chiamata “Il Vascello” , rappresenta il progetto edilizio privato più grande nella storia degli Stati Uniti d’America e ha richiesto 6 anni di lavori per poter essere ultimato. Da qui parte la Highline che percorreremo a piedi, il parco pubblico sopraelevato e costruito lungo i binari di una ferrovia che una volta serviva per trasportare le merci dal porto ai grandi depositi della zona. Dalla posizione sopraelevata della Highline si potrà ammirare il quartiere sottostante, il Meatpacking District, un tempo sede di macellerie e oggi zona molto alla moda, dove ritroviamo le showrooms degli stilisti più importanti al mondo, negozi esclusivi e naturalmente .. ristoranti stellati specializzati in piatti a base di carne. Giunti alla fine del breve percorso della Highline, breve passeggiata a Greenwich Village, il quartiere caro ad artisti e musicisti, che ha saputo mantenere negli anni quell’atmosfera da piccola comunità artistica. Abitato in epoca coloniale da olandesi ed inglesi, e poi amato dai beatniks negli anni 60 e 70, il Village è ancora oggi sede di music clubs, piccoli negozietti indipendenti, librerie e fantastici ristoranti. Tempo libero per il pranzo a Dumbo, sotto al Ponte di Brooklyn, con soste fotografiche. Il pomeriggio sarà dedicato a Downtown e Lower Manhattan .Passeggiata nei luoghi simbolo del quartiere finanziario di Downtown: Wall Street con la famosa statua del toro, la bella chiesa Trinity Church, la Federal Reserve Bank che è il luogo che custodisce più lingotti d’oro al mondo, e i molti edifici classici e art decò, come quello che ospita il museo dedicato agli indiavi nativi americani. Lungo il percorso di rientro in hotel, sosta fotografica in uno dei luoghi più iconici della città: Grand Central Terminal. Rientro in hotel in serata. Cena libera e pernottamento.

Giorno 3 NEW YORK/ CASCATE DEL NIAGARA

Prima colazione in hotel. Partenza di prima mattina per le cascate del Niagara con breve sosta per il pranzo libero lungo il percorso. Arrivo previsto nel pomeriggio e resto del tempo dedicato alla visita di quella che viene considerata una delle più grandi meraviglie della natura al mondo: le Niagara Falls. La loro fama non è legata all’altezza (solo 52 metri di salto), ma alla spettacolarità dello scenario che si affaccia su un fronte canadese e un fronte americano, e soprattutto all’imponente portata di acqua, in funzione della quale gli indiani nativi avevano coniato il nome di “Rombo di Tuono”. Escursione inclusa a bordo del Maid of the Mist, una imbarcazione che si reca alla base delle Cascate e ne rende ben visibile l’incredibile potenza. La sera le Cascate si illuminano di mille sfumature, grazie agli speciali riflettori colorati. Cena libera e pernottamento.

Giorno 4 CASCATE DEL NIAGARA/ WASHINGTON DC

Prima colazione in hotel. Partenza di prima mattina in direzione di Washington DC, con sosta per il pranzo libero lungo il percorso. Si attraverserà lo stato della Pennsylvania, dove risiedono molte comunità Amish, concentrate in una specifica area denominata Amish Country. Si tratta di una popolazione di derivazione quacchera che non fa uso di elettricità e segue uno stile di vita simile a quello dei primi pionieri, senza elettricità e senza utilizzo delle auto. Si potranno vedere le loro tipiche fattorie ed empori lungo il tragitto. Arrivo nel tardo pomeriggio a Washington DC, la capitale degli Stati Uniti d’America. Cena libera e pernottamento.

Giorno 5 WASHINGTON DC

Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita guidata di Washington D.C., bellissima città, capitale federale degli Stati Uniti, sede delle principali istituzioni di governo (Presidente, Congresso, Corte Suprema),molti ministeri ed enti federali, e alcune organizzazioni internazionali, tra cui la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, e l’Organizzazione degli Stati Americani.  Costeggiata su un lato dal fiume Potomac (sull’altra sponda ci sono Arlington e la deliziosa Alexandria, in Virginia), e sugli altri dallo stato del Maryland, è una città molto elegante e priva di grattacieli, dal cui skyline spiccano a distanza Capital Hill con il Campidoglio, la Casa Bianca e soprattutto l’obelisco alto 169 metri del Washington Monument. Si visiterà anche il cimitero nazionale di Arlington poco fuori città, nelle adiacenze del Pentagono, con la famosa Tomba del Milite Ignoto e altre tombe illustri, come quella di JFK e della sposa Jaqueline Bouvier Kennedy. Sosta per il pranzo libero. Nel pomeriggio ci recheremo ad Alexandria, borgo signorile dello stato del Virginia a circa 15 km da Washington DC, sulle rive del fiume Potomac. L’insediamento originario è datato 1749, anno in cui il villaggio assunse una propria autonomia fino a diventare uno degli scali portuali più importanti della zona. Le vestigia della sua relazione con il mare si ritrovano nell’elegante waterfront. Esattamente perpendicolare al fiume si trova King Street, la vivacissima strada che rappresenta l’epicentro della vita della zona di Old Town in Alexandria: antiquari, piccole botteghe dal gusto retrò, ristorantini dove gustare le ostriche e soprattutto case in mattoni rossi estremamente curate in ogni particolare, tanto da sembrare dipinte. Rientro a Washington DC. Cena libera e pernottamento in hotel.

Giorno 6 WASHINGTON DC/ PHILADELPHIA/NEW YORK

Prima colazione in hotel. Partenza in direzione di Philadelphia con sosta per la visita guidata della famosa Indipendence Hall, dove venne discussa e redatta la nuova Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti. Philadelphia è una città unica che, oltre a rappresentare un pezzo della storia d’America, è anche il luogo dove è stata creata e cucita la prima bandiera americana presentata a George Washington, oltre che la sede del primo zoo d’America, oggi uno dei più importanti al mondo. Pranzo libero presso il pittoresco mercato coperto di Philadelphia. Proseguimento per New York City con arrivo in serata. Cena libera e pernottamento in hotel.

Giorno 7 NEW YORK/ ITALIA

Prima colazione in hotel. Mattina a disposizione per attività facoltative a New York: lo shopping, la visita di un museo, una passeggiata a Central park, la salita ad uno dei famosi osservatori come l’Empire State Building, Rockefeller Center o il Summit One Vanderbilt. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia. Cena e pernottamento a bordo.

Giorno 8 ITALIA

Prima colazione a bordo.Arrivo in Italia in mattinata e termine dei servizi.

Riduzione bambino fino a 11 anni: 300 € Tasse aeroportuali da 340 €

Hotels selezionati:

NEW YORK – Duobletree by Hilton Times Square West – Turistica Sup. NIAGARA – Holiday Inn Express Niagara Falls – Turistica WASHINGTON – Melrose Georgetown/ Washington Hilton – Turistica Sup.

Le quote comprendono:

Volo intercontinentale Milano Malpensa/ New York e ritorno • Trasferimenti da/per l’aeroporto con assistenza all’arrivo• Accompagnatore UTAT dall’Italia per tutta la durata del viaggio • 6 pernottamenti in hotel di categoria Turistica in camera matrimoniale con prima colazione • Trasporto privato per le escursioni • Visite guidate da programma effettuate dalla guida parlante italiano che sarà con il gruppo per tutta la durata del tour • Ingressi • Biglietto per il Maid of the Mist alle Cascate del Niagara.

Le quote non comprendono:

Tasse aeroportuali • Pasti non espressamente indicati • Bevande ai pasti • Mance • Facchinaggio • Tutto quanto non espressamente indicato ne “Le quote comprendono”.

11 Agosto Malpensa/New York JFK Delta Airlines DL287 08.40/12.00

17 Agosto New York JFK/ Malpensa Delta Airlines DL286 16.20/06.25 del giorno dopo.

*OFFERTA SPECIALE PRENOTA PRIMA* Sconto €150 a coppia solo per prenotazioni entro il 31 marzo 2024

Prezzo da: € 3.129,00 – € 3.399,00

Descrizione

Informazioni aggiuntive.

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Tour Stati Uniti: il tuo viaggio in America con Blueberry

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Qui troverai le  polverose strade del west , da percorrere in macchina mentre attraversi panorami ai limiti dell’incredibile. I  grandi parchi nazionali , nei quali perderti mentre sei alla ricerca degli animali selvatici. Le  infinite spiagge affacciate sull’oceano , nelle quali distenderti a prendere il sole tutto l’anno. Le  frenetiche metropoli , nelle quali immergerti e scoprire tutti i nuovi gadget che faranno tendenza in futuro. Sullo sfondo, i quattro Presidenti scolpiti nella roccia del Monte Rushmore, ti ricordano che un  tour in America  è, soprattutto, un  viaggio nella libertà !

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SCEGLI IL TUO stile DI VIAGGIO

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Tour Operator Stati Uniti: perché scegliere Blueberry Travel

Un viaggio negli Stati Uniti non è solo un viaggio, ma è  IL viaggio  e, in quanto tale,  merita di essere organizzato nei minimi dettagli .

Noi di Blueberry Travel siamo tour operator sugli Stati Uniti dalla nostra nascita  e, fin da allora, aiutiamo tutti i nostri clienti a  creare indimenticabili esperienze di viaggio in America .  Conosciamo questo enorme Paese alla perfezione , dalle spiagge della Florida ai parchi nazionali dello stato di Washington e  il nostro lavoro è assicurarci che tu possa sfruttare al meglio il tempo in viaggio , evitandoti inutili disagi e  consentendoti di farti dei ricordi che porterai con te per il resto della vita .

Con questo in mente, abbiamo sviluppato la  Blueberry Travel App  – una risorsa indispensabile per il tuo tour in America – dove troverai un minuzioso itinerario completamente personalizzato corredato da mappe con tutti i posti da visitare, i luoghi imperdibili dello shopping e i migliori locali dove mangiare (per noi infatti, provare la deliziosa cucina locale, vale metà del viaggio! A proposito hai già dato uno sguardo alla nostra ricetta del vero  hamburger americano ?).

Il tuo tour operator USA è Blueberry Travel .

Tour STATI UNITI: il più adatto a te?

Puoi scegliere un viaggio “su misura” personalizzabile sotto ogni aspetto, oppure uno dei tanti itinerari “classy” con partenze garantite ogni settimana oppure ancora gli esclusivi b-tour negli Stati Uniti: viaggi organizzati in USA per piccoli gruppi studiati in ogni minimo particolare, accompagnati da un tour leader Blueberry Travel e con i voli sempre compresi.

Viaggio negli Stati Uniti: infinite possibilità

Ok, l’ho già scritto nell’introduzione ma voglio ribadirti un concetto fondamentale: un viaggio negli Stati Uniti ha mille sfaccettature e può essere declinato in modi infiniti.

Date le sconfinate dimensioni del Paese,  uno dei modi più intelligenti di viaggiare in America è di organizzare un itinerario a tappe  che ti consenta di visitare le zone che più ami e che suscitano maggiormente la tua curiosità.

Il mio vivo consiglio è di  dedicare a ciascuna costa un diverso viaggio negli USA . Per un  itinerario on the road , nulla è meglio di un  tour negli Stati Uniti dell’ovest , California in primis, dove la tua unica preoccupazione sarà capire quali dei 32 parchi nazionali  riuscirai visitare durante il tuo viaggio. Personalmente ho un debole per lo Yosemite e la Monument Valley, tu invece cosa preferisci?

tour stati uniti est fai da te

Anche se non ami gli spazi aperti e i deserti sconfinati non disperare,  la West Coast ha anche metropoli divertenti e all’avanguardia  che sazieranno la tua voglia di urbanità. Qualche esempio? Se ami il cinema e lo star system, non potrai non innamorarti di  Los Angeles . Se invece sei a caccia di nuovi trend (non solo tecnologici), quasi sicuramente li troverai a  San Francisco . Se vuoi unire vita metropolitana e splendidi scenari naturali,  Denver, Salt Lake City  e  Seattle  non ti deluderanno. Infine, se è il divertimento che cerchi,  Las Vegas  si promuove come la capitale mondiale dell’intrattenimento… devo aggiungere altro?

Ma i viaggi in America non terminano con la West Coast. Un  tour negli Stati Uniti dell’est  avrà forse un sapore più europeo, ma questo non lo rende meno bello! Qui troverai metropoli come  New York , vero e proprio ombelico del mondo.  Philadelphia , la città della dichiarazione d’indipendenza, dell’amore e di Rocky Balboa.  Boston , sicuramente la più europea di tutte le città americane.  Washington DC , elegante ed esuberante di cultura, grazie ai tantissimi musei dello Smithsonian. A nord, poco al di la del confine con il Canada, le meravigliose  Cascate del Niagara , chiudono il cerchio del viaggio perfetto sulla East Coast!

tour stati uniti est fai da te

Se da piccolo amavi le storie e i film di cowboy e indiani, i viaggi negli Stati Uniti giusti per te sono nel  Great American West . Questa zona dell’America, coincidente con la  parte settentrionale delle Montagne Rocciose , oltre a ospitare alcuni importantissimi  parchi nazionali  ( Yellowstone ,  Grand Teton  e  Glacier , giusto per citarne alcuni) è la culla della  cultura dei Nativi Americani  ed è ricchissima di  ranch  dove potrai  sperimentare in prima persona la vita da cowboy .

Se per te viaggio Stati Uniti fa rima con avventura, ti dirò un solo nome:  Alaska . In poche altre zone del pianeta avrai la stessa probabilità di camminare su un sentiero che non è mai stato calpestato prima o di salire su una montagna che non è mai stata scalata da alcun essere umano. Ok, non posso prometterti che non ci siano già passati  orsi ,  alci  o  bisonti , ma qualche compromesso bisogna sempre accettarlo! Non ti ho ancora convinto? Ti servono dati? Il  Denali National Park  è grande oltre 24.000 kmq, quasi tre volte lo Yellowstone National Park che, a sua volta, ha grosso modo le stesse dimensioni dell’Umbria.

Ma viaggiare negli Stati Uniti non vuol dire necessariamente stancarsi. Se ti piacciono  vita da spiaggia  e cocktail al tramonto, in  Florida  troverai infinite possibilità.  Miami  è un vero concentrato di splendide spiagge, giardini tropicali e palazzi art deco, mentre  Key West  e le  Florida Keys  sono un susseguirsi di isole sabbiose dove ammirare interminabili tramonti.

Cambiando costa (ma non latitudine) trovi invece le  Hawaii , un arcipelago paradisiaco fatto di colorate barriere coralline, spiagge immacolate bagnate dal mare turchese e imponenti vulcani ricoperti di vegetazione tropicale.

Spostandosi verso est invece, c’è la  California . Qui nello stesso giorno potrai esplorare la  Valle della morte  al mattino, sciare sulla  Sierra Nevada  all’ora di pranzo e (traffico permettendo) fare un tuffo nell’oceano e goderti il tramonto sulla spiaggia di  Santa Monica .

Infine, se proprio non sai scegliere quale zona degli Stati Uniti visitare o non vuoi mettere da parte l’idea di un viaggio epico, dovresti proprio valutare l’ipotesi di un  viaggio coast to coast . Oltre alla mitica  Route 66  e alla  Lincoln Highway , potrai scegliere fra tanti  itinerari originali  e meno battuti, come quello  da Miami a Seattle  o quello  da San Diego a Savannah . Quindi mano sul volante e piede sull’acceleratore, il tuo viaggio Stati Uniti è pronto a partire!

Tour organizzati Stati Uniti

Il bello dei tour organizzati negli Stati Uniti è che sono… beh, organizzati!

Può sembrare banale, ma questo particolare può salvarti da nottate passate su internet a leggere forum di viaggi in America, vagliare migliaia di recensioni di hotel o lambicarti il cervello per capire se sia meglio acquistare i voli con arrivo su Los Angeles e rientro da San Francisco o vice versa.

Tutti i nostri viaggi organizzati Stati Uniti , sono dei pacchetti completi che  includono  tutti i servizi e le informazioni di cui hai bisogno. In più puoi contare su un’ assistenza 24/7  e sul fatto di avere  un solo interlocutore responsabile  di tutti gli aspetti del tuo viaggio. Non sottovalutare questo aspetto, se dovesse capitare un imprevisto, dalla cancellazione di un volo a un overbooking in hotel, ti tornerà molto utile.

Qualunque sia il tuo modo preferito di viaggiare in America, troveremo la soluzione più giusta per le tue esigenze.

Se ami i  viaggi in macchina , dai uno sguardo alla  sezione self-drive dei nostri Tour Stati Uniti . Troverai un’ampissima selezione di itinerari che appagheranno qualunque desiderio di libertà e ti metteranno in condizione di dettare ritmi e tempi del tuo viaggio negli USA.

Se  invece  preferisci non avere pensieri  di alcun genere, i viaggi organizzati in America giusti per te sono i nostri  viaggi di gruppo classy . Sono  viaggi di gruppo con accompagnatore parlante italiano  organizzati nei minimi dettagli e che includono tantissimi servizi, dai trasferimenti agli alloggi, così come dai pasti alle escursioni.

Se per te la socializzazione è importante quanto la destinazione , i tour Stati Uniti perfetti per te sono i nostri  b-tour . I tour per piccoli gruppi esclusivi Blueberry Travel hanno pochi partecipanti ma una grandissima personalità. A condividere questa esperienza con te ci saranno un tour leader simpatico e preparato sulla destinazione oltre che altri viaggiatori rilassati ma curiosi. Il risultato? Un viaggio che ti condurrà al cuore degli Stati Uniti con un’atmosfera scanzonata e divertente.

Infine, se stai organizzando la tua  luna di miele , devi assolutamente visitare la nostra sezione dedicata ai  viaggi di nozze , troverai tanti tour USA creati appositamente per questa speciale occasione.

Ok, non ti resta davvero che prenotare e partire. Tu che pacchetto viaggio tour Stati Uniti preferisci?

tour stati uniti est fai da te

Vacanza in America: come trovare l’offerta giusta

Gli Stati Uniti non sono sicuramente la destinazione più economica al mondo, ma con un po’ di attenzione e un’attenta programmazione puoi fare una  vacanza in America senza azzerare il tuo conto in banca .

Negli ultimi anni si è verificato un notevole incremento di offerta su diverse rotte transatlantiche. L’ aumento della concorrenza  e l’arrivo di alcuni vettori con una politica di prezzo particolarmente aggressiva ha ovviamente favorito una  diminuzione delle tariffe aeree . Di conseguenza, al giorno d’oggi  non è più così difficile trovare delle interessanti offerte viaggi per l’America . Se hai  flessibilità sulle date di viaggio , riusciremo sicuramente trovare insieme una tariffa aerea vantaggiosa, che contribuirà a contenere il costo delle tue vacanze negli USA.

Restando in tema, devi sapere che anche all’interno degli Stati Uniti  i voli tra le maggiori città hanno tariffe normalmente molto più basse  rispetto a quelli verso gli aeroporti regionali. Alla luce di questo fatto, se vuoi dei pacchetti vacanze in America a un costo vantaggioso – ha senso prendere un volo interno verso un aeroporto principale e poi spostarti in macchina. Percorrerai più chilometri ma visiterai più luoghi e manterrai basso il prezzo finale del viaggio in America.

Prenota in anticipo . A noi tour operator – così come a tutti i nostri colleghi del mondo del turismo – confermare le prenotazioni alcuni mesi prima della partenza semplifica il lavoro. Normalmente mostriamo riconoscenza ai clienti che prenotano in anticipo riconoscendogli uno sconto.

Se hai possibilità,  viaggia in bassa stagione . È un consiglio un po’ datato ma comunque valido e rispondente alla più classica delle leggi macro-economiche, quando la domanda è bassa, lo è  anche il prezzo.

tour stati uniti est fai da te

Quanto costa un viaggio in America?

La risposta, come avrai probabilmente immaginato, è: dipende.  I prezzi di un viaggio in America sono strettamente legati alle variabili coinvolte: durata del viaggio, categoria degli hotel, tipo di macchina eventualmente noleggiata, date di partenza  e via dicendo.

I nostri  tour-USA su misura sono completamente personalizzabili in base ai tuoi desideri . Noi di Blueberry Travel  siamo a tua disposizione per creare il miglior tour possibile con il tuo budget . Che tu voglia spendere 2.000 o 10.000 euro, da noi acquisterai sempre un viaggio con un  ottimo rapporto qualità/prezzo .

I  tour degli Stati Uniti con accompagnatore invece, hanno un prezzo stabile  che può tuttavia prevedere dei supplementi per le partenze di alta stagione. Data la grande quantità di partenze, su questi tour non possiamo normalmente includere la tariffa aerea nel prezzo indicato sul nostro sito. Questo non vuol dire che non possiamo aiutarti con la prenotazione dei voli, ma solo che  la tariffa aerea andrà quotata nel momento della richiesta , e potrà variare in base alle date e all’aeroporto di partenza.

In tutti i nostri b-tour infine, troverai un prezzo che include tutto, anche i voli e l’assicurazione di viaggio . Siamo in grado fornirti un prezzo finito proprio perché, trattandosi di un viaggio in America esclusivo Blueberry Travel, abbiamo il pieno controllo di tutti i servizi inclusi.

Infine, voglio darti il prezzo indicativo di alcuni beni e servizi di cui, verosimilmente, avrai necessità durante il tuo viaggio negli Stati Uniti.

tour stati uniti est fai da te

La  benzina  a 95 ottani, nel periodo novembre 2020 / marzo 2021, ha avuto un costo medio di 3,112 USD al gallone, vale a dire poco meno di  0,70 EUR al litro … meno della metà rispetto all’Italia. Per avere una stima del prezzo aggiornata al periodo in cui intendi viaggiare, consulta il sito  Global Petrol Prices .

La  metropolitana  di New York (così come quelle di altre città americane) ha un costo paragonabile a quello delle principali città europee. La  corsa singola costa 2,75 USD  ma esiste anche un  abbonamento da 7 giorni  che da diritto a corse illimitate  al prezzo di 33 USD . Quest’ultima opzione è interessante se prevedi di utilizzare spesso la metro durante il tuo soggiorno a New York. Trovi maggiori informazioni sul sito della  Metropolitan Transportation Authority – MTA .

Per quanto riguarda il cibo infine, non avrai difficoltà a trovare qualcosa che soddisfi tanto il tuo palato quanto le tue tasche. Dall’hot dog del carretto a 3 USD alla cena gourmet da 300 USD nel miglior ristorante di lusso in città, il tuo tour Stati Uniti sarà costellato di indimenticabili esperienze culinarie.

Qual è il periodo migliore per un viaggio negli Stati Uniti?

Data la loro dimensione,  gli Stati Uniti hanno diverse zone climatiche . La buona notizia è che  qualunque periodo dell’anno tu scelga per il tuo tour USA, c’è sicuramente almeno una zona con clima favorevole .

Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere il nostro articolo del blog, qui, in estrema sintesi, posso dirti che  primavera e autunno  – le famose mezze stagioni –  portano normalmente clima mite e piacevole nella maggioranza degli Stati USA .

Consigli e prenotazioni per il tuoi viaggi USA

Dopo tutte queste informazioni, è finalmente arrivato il momento di programmare il tuo viaggio negli Stati Uniti. Noi di Blueberry Travel siamo a tua completa disposizione per darti maggiori informazioni riguardo il tuo viaggio o farti un preventivo personalizzato. Non esitare quindi a contattarci al numero 0794812011 o scriverci all’indirizzo  [email protected] .  

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Viaggio nel Nord Est Usa, itinerario On The Road

Un viaggio alla scoperta del Nord Est USA, vi mostreremo il nostro itinerario on the road in America Orientale con la visita di grandi città come New York, Boston, Washington,Toronto, ma anche parchi Nazionali, Niagara Falls, Lancaster con la comunità Amish, per poi avvistare le balene ed i leoni marini , vedere i magnifici fari ed entrare all’interno di un sottomarino, mangiare la migliore aragosta del Main e passeggiare sulle grandi distese di sabbia di Cape Code. Un viaggio on the road di 16 giorni in giro per gli USA orientali tra laghi, cascate e distese verdi del New England, tutto questo e molto altro siamo riusciti a vedere in questa vacanza.

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Da questo racconto e altri che parlano di una comunità che vive ancora come in passato, che non accetta la modernità, le auto ed i vestiti moderni è iniziato il mio sogno di visitare questa zona dell’America e quindi eccoci quì a raccontarvi il nostro viaggio nel New England e gli Stati Uniti Orientali.

Marzo è il mese in cui abbiamo prenotato il nostro viaggio nel Nord Est degli stati Uniti, la partenza è fissata per i primi di Giugno e prenotando da ora abbiamo trovato una buona offerta per il volo e anche alcuni Hotel. Partire i primi di giugno ancora è conveniente e si riescono a trovare delle buone offerte.

I luoghi che vogliamo vedere in questa vacanza sono, New York, Cape Code, Boston, Niagara, Washington e la comunità Amish, ma siamo riusciti a fare molto meglio e vedere anche tantissimi posti stupendi in questi 16 giorni di vacanza, ecco di seguito il nostro itinerario dettagliato:

Siamo partiti da Fiumicino alle 9:40 con un volo diretto Alitalia destinazione New York per iniziare il nostro viaggio on the road negli Usa orientali.

  • New York , abbiamo alloggiato al Paramount Hotel  235 West 46TH Street , una traversa di Time Square, 3 minuti a piedi. L’albergo era carino e pulito, in posizione ottima e centralissima per ogni spostamento, ogni sera al ritorno dalle nostre visite alla città ci fermavamo sulla scalinata della piazza per riposarci e goderci le luci di Time Square.
  • Noleggio auto e via verso Cape Code , abbiamo alloggiato all’ Holiday Inn Cape Code , 1127 Iyannough RD. Hyannis , all’inizio della penisola in posizione tranquilla, l’hotel era pulito e carino, con palestra e piscina che logicamente non ne abbiamo usufruito perché le cose da vedere erano molteplici ed il tempo veramente poco.
  • Boston  abbiamo alloggiato al Best Western Plus, 891 Massachusetts Ave, Dorchester, un po fuori mano pero l’abbiamo trovato ad un ottimo prezzo e dotato di navetta per il centro della città, carino, pulito e inclusa una magnifica colazione.
  • Bar Harbor, abbiamo alloggiato al Bar Harbor Villager Motel , 207 Main Street, ottima posizione e colazione inclusa.
  • North Conway   abbiamo alloggiato al North Conway Grand Hotel , 72 Common Court, ottimo hotel con piscina. Diciamo che sono tappe per arrivare a Niagara ma che ci hanno regalato bellissimi paesaggi sulle White Mountain.
  • Ithaca , abbiamo alloggiato al Country Inn & suites of Ithaca . anche questa tappa che per noi era sconosciuta invece è stata bellissima, poi vi dirò cosa abbiamo visto.
  • Niagara , l’alloggio qui per noi è stato al Ramada Hotel , 6045 Stanley Ave dal lato Canadese.
  • Lancaster, il nostro albergo era il Lancaster Hotel , 26 East Chestnut Street. Anche questo un buon Hotel con colazione inclusa, al centro della città anche se lì non abbiamo trovato molte cose interessanti.
  • Washington , il nostro alloggio è stato il Capitol Skyline Hotel , 10 I Street, in linea d’aria vicinissimo al centro però per arrivarci abbiamo dovuto fare una bella passeggiata e la sera al calar del sole non è stata piacevole perché le strade erano un po deserte.
  • Washington.
  • Philadelphia/ New York . Il nostro volo partiva alle 22:05 quindi abbiamo avuto tutta la giornata a nostra disposizione.

Atterrati con l’aereo a New York abbiamo deciso di raggiungere la nostra destinazione, cioè Time Square, con i mezzi pubblici risparmiandoci i soldi del taxi, la cosa e facilissima, comoda ed economica grazie al treno fino a Jamaica Station e da li la Metropolitana, il costo è di 5 dollari il treno e per la metro abbiamo deciso di fare l’abbonamento settimanale per spostarsi per la città, di questo e molto altro su New York vi parlerò in un post apposito, anche perché la città è grandissima con un milione di cose da ve dere e  4 giorni, se non pianifichi bene gli spostamenti , ti puoi perdere tante cose interessanti, be con 4 giorni soli te le perdi ugualmente però abbiamo cercato di vedere tantissime cose e, calcolando che abbiamo due bambini, ed abbiamo fatto la media di 16/20 Km al giorno a piedi, abbiamo visto molte cose. Potrebbe interessarvi  CENTRAL PARK, il grande parco di New York, guida per visitare al meglio il parco inclusa mappa.

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Ritirata l’automobile il 5° giorno abbiamo deciso di dirigerci a Long Island per vedere le magnifiche ville sulle spiagge immense bagnate dalle onde dell’oceano, i famosi Hampton ed il faro di Montauk, il nostro primo faro.  Da quì abbiamo preso una nave al costo di 80 dollari e siamo arrivati a New London nel pomeriggio, il cielo è particolarmente nuvoloso e la foschia diventa sempre più fitta, ci dirigiamo verso Mystic per poi mangiare una cosa al Ford’s Lobsters che purtroppo troviamo chiuso, da quì prendiamo la superstrada 95 e ci dirigiamo verso la nostra prossima destinazione  per avvistare le Balene, Cape Code.

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Il 6° giorno ci alziamo di buon ora, siamo a Hyannis sulla penisola di Cape Code, non ci posso ancora credere, facciamo un giro con l’automobile per le vie del paese, arriviamo al piccolo porto e poi decidiamo di percorrere tutta la penisola fino a Provincetown , una graziosa cittadina dalle case color pastello da dove prenderemo la nostra barca per fare Whale Watching, ma prima non resistiamo e mangiamo un lobster roll, il panino con l’aragosta famoso, mm … buonissimo, credo che al ritorno faremo il bis. Partiamo e come promesso dal capitano vediamo delle bellissime balene, il paesaggio dalla barca è meraviglioso, si vedono le immense spiagge con i fari sparsi sui punti strategici.  Dopo un paio di ore siamo di ritorno al porto ed andiamo a visitare qualche bella spiaggia fino a raggiungere il molo di Chatham dove ci attendono dei bellissimi leoni marini che stanno prendendo le ultime luci della giornata, andiamo al faro e a fare una passeggiata sulla lunghissima lingua di sabbia. La nostra cena, su suggerimento di un signore del posto, la consumiamo al The Lobster Claw . Leggete anche  Le Dune di Cape Code e il “The Lobster Claw”, dove mangiare la migliore Aragosta

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Il 7° giorno è dedicato alla visita di Boston , all’inizio ero un po pensierosa perché credevo che era difficile visitare la città, invece abbiamo seguito il percorso rosso che ci ha mostrato tutti i luoghi storici della città con molta facilità, e una bella camminata, un pranzo veloce al Quincy Market e la passeggiata prosegue con molta più serenità.

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L’8° giorno partiamo alla volta delle grandi università di Boston poi passiamo a Salem , la città delle streghe veramente stupenda, una tappa a Portsmouth per ammirare il grande faro sulla scogliera ma soprattutto per visitare il vecchio sottomarino USS Albacore , siamo potuti entrare nel sottomarino ed ammirare come vivono i marinai all’interno di queste grandi imbarcazioni. Potrebbe interessarvi anche  USS ALBACORE, ESPLORARE UN VERO SOTTOMARINO MILITARE NEGLI STATI UNITI.

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Il 9° giorno abbiamo visitato l ‘Acadia National Park a Bar Harbor, il porto incantevole e nel parco ci siamo persi tra una vegetazione spettacolare, la vista dall’alto di tutte le isole che lo circondano e le spettacolari onde che si infrangevano tra gli scogli. Da qui siamo andati al Desert of Maine che devo dire è stata una delusione e siamo arrivati sulle White Mountain .

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10° giorno visitiamo dei paesaggi magnifici tra le montagne, diverse cascate, ruscelli e bellissimi scorci di questi luoghi ricchi di vegetazione fino ad arrivare a Ithaca.

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11° giorno bellissime passeggiate alla scoperta delle tante cascate di questa deliziosa città, visita alla città universitaria, costeggiando il grandissimo lago visitiamo la via dei vini ed un’azienda vinicola, il museo delle donne fino ad arrivare a Niagara nel tardo pomeriggio giusto in tempo per ammirare il tramonto sulle cascate e l’accensione delle magnifiche luci colorate che le illuminano tutte le sere.

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12° giorno visita alle cascate in tutte le loro sfaccettature e naturalmente visita anche dal fiume grazie al battello che ci ha portato fin sotto e devo dire che lo consiglio vivamente perché è un’emozione indescrivibile trovarsi di fronte a questi enormi muri di acqua. Il giro con il battello lo abbiamo prenotato la sera precedente. Nel pomeriggio visita a Toronto e la sera di nuovo per i locali d i Niagara.

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13° giorno un bel viaggio in automobile fino ad arrivare a Corning , la città del vetro dove potrete visitare la fabbrica per la lavorazione e la cittadina con i vari negozietti. Già si iniziano a vedere sulle strade i primi amish . Arriviamo nel tardo pomeriggio a Lancaster, giusto in tempo per una passeggiata in città.

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14°  giorno visitiamo la grande comunità Amish di Lancaster , passiamo tra le vie interne per ammirare le grandi fattorie immerse in campi coltivati e animali, vediamo bambini piccoli che lavorano i campi e donne negli orti o intente a fare i lavori di casa, trascorriamo tutta la giornata immersi in questa atmosfera magica, chi lo sà quanto è reale e quanto costruita su misura. Leggete anche  A LANCASTER PER CONOSCERE MEGLIO LA COMUNITA’ DEGLI AMISH E TORNARE IN DIETRO NEL TEMPO

15° giorno , Già ieri sera al nostro arrivo a Washington abbiamo ammirato alcuni monumenti illuminati ma questa mattina inizia la vera visita della città con i suoi magnifici palazzi, monumenti, musei e la casa bianca. Vi ricordo che la maggior parte dei musei a Washington sono gratuiti e non hanno nulla di meno degli altri che abbiamo visto pagando il biglietto a New York. Si puo salire anche sull’obelisco, è gratuito, ma bisogna prenotare on line con diversi mesi di anticipo.

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16° giorno, visto le grandi camminate di questi 15 giorni, tutte le città, parchi, musei che abbiamo potuto ammirare in questa vacanza abbiamo deciso di dedicare questa giornata al relax e allo shopping, al grande Mall di Philadelphia , forse ce ne pentiremo un po di non aver visitato la città però è quello che ci siamo sentiti di fare in quel momento, chi lo sa, forse un giorno riusciremo a tornare a New York e di conseguenza anche a Philadelphia. La speranza è l’ultima a morire.

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Preso altri approfondimenti sui posti visitati, seguiteci.

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2 Replies to “Viaggio nel Nord Est Usa, itinerario On The Road”

Sono Marianna una 34enne della provincia di Ravenna.

Io e i miei genitori viaggiamo spesso negli Stati Uniti. Sono abituata a visitare gli States da quando sono piccola. 

Le nostre mete hanno incluso ed includono grandi città, piccoli paesi ed aree naturali come mete meno visitate dal turismo internazionale ma non per questo meno interessanti. 

Ci piace conoscere questo paese sia a levello turistico che a livello culturale. 

Ho una buona conoscenza della lingua inglese. 

Sono interessata a lavorare per il Vostro sito e sono aperta a vagliare ogni Vostra proposta. 

Per 2 anni ho collaborato con un contratto di prestazione settimanale per due siti dedicati agli Stati Uniti scrivendo parecchi articoli. 

Nell’attesa di una Vostra risposta porgo Distinti Saluti.

Ciao Marianna Il nostro è un blog amatoriale e per il momento non possiamo offrirti nulla. Se vorrai scrivere degli articoli saremo lieti di pubblicarli.

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Itinerario per un viaggio on the road nel sud-est degli Stati Uniti

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Un viaggio nel sud-est degli Stati Uniti è una scelta forse insolita. Un itinerario meno battuto rispetto alla sempre gettonata New York o a un tour da sogno tra California e parchi dell’Ovest ma che – ne sono certa – vi conquisterà.

Il Profondo Sud americano mi affascinava da sempre: sognavo le terrazze in ferro battuto di New Orleans, la musica country di Nashville e le case antebellum di Savannah. Ne avevo letto nei libri e viste centinaia di volte nei film.

È stato un viaggio magico e sorprendente, dove la musica e la ricca cucina creola del sud l’hanno fatta da padroni. Un on the road fatto di tanta umidità ma anche di tanti, tantissimi sorrisi. Ho collezionato così tanti magnifici ricordi e momenti felici da aver fatto scorta per un bel po’!

Sognato, studiato nei dettagli ma lasciandosi sempre sorprendere ogni giorno da piccoli gesti e grandi emozioni.

Se anche voi, come me, non riuscite a stare lontani troppo a lungo dagli States, vi propongo il mio itinerario nel sud-est degli Stati Uniti .

Spiaggia di Pensacola

Spiaggia di Pensacola

Due settimane negli Stati Uniti del Sud: consigli utili

Il viaggio nel Profondo Sud è cominciato da Miami, che ci ha ospitato solo per due notti subito prima e subito dopo i due giorni alle Bahamas , e, dopo aver percorso 5800 chilometri in meno di due settimane , ci ha riportato a Miami.

L’itinerario ha toccato sei stati diversi: Florida, Alabama, Mississippi, Louisiana, Tennessee e Georgia. Un emozionante on the road nel South USA.

I chilometri da macinare sono tanti, il paesaggio cambia ogni giorno perchè le cose da vedere sono infinite ma, sfruttando la luce estiva, si riescono a visitare tantissimi luoghi anche con due settimane a disposizione.

Si passa dall’avvistamento dei delfini in mare agli armadilli lungo la strada, agli alligatori delle Everglades; dal pollo fritto al gumbo della Louisiana; dalla bibita più amata del mondo (Coca Cola) al whiskey più noto (Jack Daniel’s).

Si attraversano i luoghi che sono stati set di grandi libri e film, che ci hanno aiutato a conoscere meglio la realtà degli stati statunitensi del Sud fatti di segregazione razziale e di discriminazione, luoghi dove sono nate e cresciute figure dell’importanza di Martin Luther King.

È un viaggio nella musica: dalle note jazz del French Quarter di New Orleans al blues dei locali di Beale Street a Memphis fino agli honky-tonk country di Nashville.

Beale Street a Memphis

Beale Street a Memphis

Segnali di musica country a Nashville

Murales a Memphis

Itinerario e percorso giorno per giorno

Giorno 1: Miami – Everglades – Sarasota – Lake City

Dopo essere tornati dalle Bahamas, abbiamo lasciato Miami la mattina dopo per avventurarci in direzione Everglades. Lungo la strada (se non siete voi a guidare) prestate molta attenzione alle zone paludose: vedrete vari alligatori nel loro ambiente naturale. Abbiamo fatto stop per un immancabile giro in airboat.

Tappa poi nell’adorabile Sarasota con il suo mare azzurro lungo la costa ovest della Floride e notte a Lake City in motel.

Giorno 2: Pensacola – Mobile – Biloxi – New Orleans

Prima tappa della giornata a Pensacola, che offre una sabbia bianca da sogno, mentre Mobile è l’unico tratto di Alabama che si tocca durante il viaggio e le sue case con terrazze in ferro battuto sono una piacevole sosta.

Biloxi è l’unico sbocco sul mare dello stato del Mississippi, a cui puntare se si cerca divertimento e casinò. L’arrivo in serata a New Orleans ci ha offerto un primo, ottimo assaggio di cucina creola.

Giorno 3: New Orleans

La terza giornata è stata dedicata interamente a New Orleans con giro con il battello sul Mississippi, visita al French Quarter, beignets al Cafe du Monde, voodoo e tanta musica.

French Quarter - New Orleans

French Quarter – New Orleans

Battello sul Mississippi

Battello sul Mississippi

Giorno 4: Oak Alley – Natchez – Jackson

Visita alla piantagione di Oak Alley, giro nella storica Natchez con le sue stupende dimore ante bellum e serata a Jackson, capitale del Mississippi.

Giorno 5: Memphis

Arrivo a Memphis e via alla scoperta della città, che non può che cominciare da Graceland, la casa-museo di Elvis Presley per poi proseguire con i Sun Studios e il National Civil Rights Museum da fuori per concludere la serata su Beale Street.

Giorno 6: Nashville

Giornata dedicata alla sorprendente Nashville tra templi della musica country, passeggiate su Broadway Street e il museo di Hazzard.

Giorno 7: Lynchburg – Marietta – Atlanta

Mattinata dedicata alla visita della sede del Jack Daniel’s a Lynchburg, pomeriggio a Marietta (non c’è altro a Marietta) nel museo dedicato a “Via col vento” e arrivo ad Atlanta sulle tracce di Martin Luther King.

Giorno 8: Atlanta – Juliette – Savannah

Mattinata ad Atlanta dedicata alla visita del World of Coca Cola, stop a Juliette dove – per i fan di “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” si trova il locale omonimo dove assaggiare i mitici pomodori verdi fritti. Pomeriggio e sera nella stupenda Savannah tra le sue tante piazze e le ricche dimore.

Alberi di Savannah

Alberi di Savannah

Giorno 9: St. Mary – St. Augustine – Orlando

Giornata di spostamenti con stop lungo la strada nella cittadina di St. Mary in Georgia, nella storica St. Augustine in Florida per raggiungere poi Orlando, dove riposarsi un po’, fare un po’ di shopping e passare la serata alla Universal Studios Citywalk.

Giorno 10: Cape Canaveral – Miami

Almeno mezza giornata va dedicata a Cape Canaveral per visitare la NASA prima di raggiungere Miami in serata.

Giorno 11: Keys – Miami

Alla scoperta delle Keys arrivando fino a Islamorada per poi tornare a Miami con South Beach e l’Art Déco District.

Giorno 12: Miami

Mattinata dedicata all’esplorazione di Little Havana e aereo nel pomeriggio.

Art Déco District - Miami

Art Déco District – Miami

Atlanta

Quando fare un viaggio nel Profondo Sud USA

Il periodo ideale per fare un viaggio negli Stati Uniti del sud va da ottobre ad aprile. La tarda primavere e l’estate, invece, invece sono stagioni molto calde e umide.

Io ci sono andata proprio ad agosto ed effettivamente il caldo era davvero tanto, il sole picchia ma con un po’ di accortezze (tanta acqua, crema solare e cappelli) e fattibile.

Everglades

Atlanta, Georgia

Abiti di "Via col vento" a Marietta, Georgia

Abiti di “Via col vento” a Marietta, Georgia

I Visitor Center, cominciare a scoprire uno stato

Che gli americani siano bravissimi con la pubblicità e la promozione di se stessi è un dato di fatto. Così ogni volta che si entra in un nuovo stato, l ungo le highway sono presenti i Visitor Center, che permettono di raccogliere un sacco di idee e informazioni utili sul luogo che si sta per visitare.

In base allo stato sono più o meno grandi ma sempre ugualmente forniti. Solitamente regalano anche qualcosa di tipico del luogo: da un caffè a un sacchettino di frutta secca.

Inoltre, per chi – alzi la mano chi non lo fa – ama fotografare tutti i cartelli di ingresso degli stati americani, i Visitor Center sono un’ottima occasione: di solito ne hanno sempre una riproduzione a grandezza naturale.

Allora, vi ho fornito abbastanza motivi per aggiungere questa zona alla vostra lista dei desideri?

Visitor center USA

Sogni altri viaggi negli States?

Itinerario nel Nord-Est degli Stati Uniti

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Che dire?! splendido! un sogno ad occhi aperti… ci sono così tanti posti belli al mondo ma tu li scovi proprio tutti.

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Ma grazie, Sandra! :-* Devo dire che questi luoghi mi hanno davvero riempito il cuore!

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Mi pacerebbe tornare a New Orleans, dove ho avuto poco tempo a disposizione ma quel poco che ho visto mi è piaciuto tantissimo. E i beignet del Café du Monde, non ci devo pensare! Alle Bahamas vorrei andarci fa tanto tempo, spero di realizzare presto questo sogno ?

New Orleans è proprio uno di quei luoghi in cui tornerei subito, così affascinante! E che dire delle Bahamas? I colori di queste isole li ho ancora negli occhi!

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Meraviglioso!!! Un OTR davvero splendido. Ti dico la verità mi segno tutte le tappe perché potrei anche inserirle nel mio prossimo tour in US

Mi fa super piacere ti piaccia, è stato un viaggio che mi è rimasto davvero dentro! Sono curiosa di scoprire il tuo tour!

Ciao! Se vuoi lasciarmi un commento o anche solo un saluto, a me farebbe davvero piacere. Annulla risposta

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Questo tipo di tour degli Stati Uniti è adatto se preferisci non guidare e non doverti preoccupare dei pernottamenti, basterà rilassarsi e guardare fuori dal finestrino, al resto ci pensano le nostre guide.

Puoi realizzare il sogno di ogni motociclista aprendo il gas sulle strade più belle del mondo: scegli se viaggiare da solo pernottando nei motel oppure opta per un tour in moto con accompagnatore negli Stati Uniti, con la possibilità di usufruire del trasporto bagagli e dell’assistenza durante tutto il viaggio.

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Cosa c’è di meglio che godersi la strada, stringere il volante e viaggiare nelle strade più belle e famose, nella patria del viaggio dove le strade non finiscono mai! Arrivato a destinazione non dovrai neanche preoccuparti dell’hotel perché saranno già prenotati .

I tour in pullman sono perfetti per chi guida già troppo durante l’anno oppure per chi preferisce non prendersi il rischio di guidare negli stati uniti . Viaggerai su pullman gran turismo , con aria condizionata e bagni. Le nostre guide saranno a tua disposizione, sia durante il viaggio che durante le numerose tappe. Scegli insieme a noi il tipo di hotel e di trattamento, con cene e colazioni a tua scelta .

Se scegli il tour in moto potrai guidare un Harley Davidson nel suo habitat naturale, finalmente i tuoi baffi a manubrio saranno nel posto giusto! (son disponibili anche Indian, BMW, Triumph e Honda ). Scegli in base alle tue esigenze, viaggia solo oppure con la nostra guida e furgone di supporto.

Fai da te o accompagnato?

Ognuno ha il suo modo di viaggiare, l’importante è godersi il paesaggio e le storie che scorrono davanti a noi, che siano alberi secolari o abitanti di una cittadina sperduta nel Wyoming il ricordo del viaggio rimarrà sempre con te, lo stesso ricordo che ti farà venire voglia di ritornare .

Un viaggio in macchina è più flessibile , puoi spezzarlo con un soggiorno lungo in una città, inserire un tour in moto o metterlo all’inizio o alla fine di un tour in pullman quando avrai preso dimestichezza con le strade e la lingua. Le strade sono sempre segnalate molto bene e con l’aiuto del navigatore in italiano offerto dalle compagnie di noleggio non dovrai davvero preoccuparti di nulla .

Per un viaggio Easy Rider puoi noleggiare solo la moto e fermarti a dormire nel primo motel che trovi , distrutto dalla strada. In alternativa puoi pianificare qualche tappa importante e goderti la strada senza esagerare. La soluzione più comoda è invece con un accompagnatore .

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VIAGGIA SENZA PENSIERI

4 imperdibili itinerari negli Stati Uniti on-the-road

Maggio 11, 2016 by Paolo Bonizzoni

I corsi e le giornate intere di formazione presso i più importanti tour operator (in questo caso Press tours ) e con gli esperti di destinazione mi lasciano sempre a bocca  aperta! C’è sempre qualche particolare / consiglio utilissimo, anche per i posti più conoscuti e che vendiamo più spesso. Ecco quindi che, se stai cercando idee e itinerari negli stati uniti, questo articolo ti tornarà utilissimo (almeno lo spero 🙂 ).

Ecco i 4 itinerari che devi assolutamente prendere in considerazione nella programmazione di un tour negli Stati Uniti, farciti di alcune “perle” (passami il termine) difficilmente trovabili on-line .

Sei pronto? Cominciamo!

4 imperdibili itinerari negli Stati Uniti

Sia che tu voglia viaggiare in maniera indipendente noleggiando una macchina – gli USA si prestano molto per i viaggi on-the-road- oppure partecipare ad un tour di gruppo guidato (in questo caso il viaggio sarà si più strutturato, ma il tuo unico pensiero sarà soltanto quello di goderti la meta) gli itinerari negli stati uniti si sprecano.

Spesso il viaggiatore, preso dall’entusiasmo e dalla voglia di vedere molte cose, tiene poco conto delle grandi distanze da percorrere in un tempo che, il più delle volte, è limitato. Ecco perché il mio consiglio, per un viaggio memorabile adatto alle tue aspettative, è quello di capire bene cosa si vuole fare e vedere in base ai propri interessi, e successivamente costruire l’itinerario più adatto .

Se sei un amante del fai da te questo articolo ti può aiutare, altrimenti ti ricordo che la mia consulenza – che procede fino al rientro dal viaggio – è completamente GRATUITA  e compresa nel prezzo del viaggio.

1- Tour Usa del nord-est

Mete principali: new york – philadelphia – washington – niagara.

Un evergreen, che spesso include anche Boston e parte del Canada (come Quebec City, Montreal…), oppure gli Stati del New England; anche in questo caso dipende sempre dal tempo che si ha a disposizione e dai desideri di viaggio. Natura, storia e gli immancabili grattacieli di New York (ma non solo) fanno di questo itinerario negli Stati Uniti un must .

Se hai intenzione di prendere in considerazione questo tour devi sapere che le cascate del Niagara sono in parte territorio americano e in parte canadese. Questo è molto importante perché la parte più bella è nel territorio canadese pertanto, se vuoi vedere le cascate del Niagara da questo lato, devi avere il visto per entrare in Canada, l’ ETA (costa solo 7 $ canadesi e puoi farlo online). Ti consiglio vivamente questa soluzione anche perché è da questa parte che si può scattare la famosa fotografia in cui le cascate cadono dagli Stati Uniti verso il Canada. Ovviamente è possibile effettuare una escursione alle cascate del Niagara anche da Toronto.

Un’ultima menzione va a Philadelphia, spesso la città più sacrificata. Sapere che Philadelphia è zona Tax Free su abbigliamento e calzature induce spesso molti turisti a prendere in considerazione (anche con poco tempo a disposizione) uno stop di una notte in questa città. Fare shopping negli Stati Uniti è di per se conveniente e un’ulteriore riduzione del 15% (la nostra IVA) ti permette affari strepitosi. Non solo shopping a Philadelphia, ma anche storia : l’Historic District è in particolare la parte storica della città dove, tra le altre cose, è possibile visitare il padiglione della costituzione americana. Insomma una tappa intermedia tra New York e Washington molto attraente.

Prima di chiudere un breve accenno a Boston, anche se viene inserita quasi sempre (e giustamente) nel caso di una vacanza un po’ più lunga. Boston è una città molto piccola dalle parvenze europee ; si gira tranquillamente a piedi e, proprio per questo, consiglio di percorrere il freedom trail, un percorso disegnato in rosso per terra che tocca 18 punti di interesse storico. Molto belle anche le escursioni nelle aree circostanti: in particolare, se si ha poco tempo come spesso accade, consiglio l’escursione sulla penisola di Cape Code , zona mare, di fari e di spiagge. Questa penisola è inoltre legata alla famiglia Kennedy; ad Hyannis c’è inoltre il museo di JFK.

In questo post non parlo di New York  perché da sola merita un post intero (a proposito ti preannuncio già che mi sto specializzando in questa città grazie al corso dell’ente del turismo di NYC).

2- Tour Usa dei Grandi Parchi dell’ovest

Mete principali: los angeles, grand canyon, monument valley, las vegas, death valley, yosemite park, st. francisco, los angeles.

Altro itinerario negli Stati Uniti importantissimo, che tocca le bellezze naturali mozzafiato dei parchi più belli degli USA, oltre che le magnifiche spiagge del pacifico e bellissime città come S. Francisco o Las Vegas. È vero che dipende sempre dai tuoi desideri di vacanza ma, in linea di massima, se vai per la prima volta negli Stati Uniti questo e il precedente sono i tour (nelle varie varianti ovviamente) da tenere maggiormente in considerazione.

Faccio una premessa che penso ti sarà molto utile; è possibile soggiornare praticamente dentro tutti i parchi, ma le strutture sono ovviamente più care e spesso c’è poca disponibilità di camere . Se vuoi risparmiare prendi in considerazione l’alloggio nelle città vicine; con un breve tragitto in macchina sei infatti dentro il parco. Nella scenografica Monument Valley  le strutture all’interno del parco sono solamente 2, petanto succede facilmente che la disponibilità di camere finisca Ad esempio nella scenografica e immancabile  Monument Valley   ci sono solo 2 strutture; Kayenta, cittadina a soli 30 minuti dall’entrata del parco, è un’ottima e comoda soluzione per risparmiare qualcosa sul prezzo dell’alloggio ed è una soluzione alternativa qualora la disponibilità di camere all’interno del parco venga meno.

Un’altro dei parchi molto richiesti è, ovviamente, oltre al Grand Canyon e la Monument Valley, la Death Valley , situato tra Las Vegas e Yosemite. Per arrivare a Yosemite Park, in particolare da Mammoth Lakes (zona sciistica di inverno e bellissimo parco di montagna d’estate) la strada più corta è a nord della Monument Valley, dove bisogna percorrere Tioga pass, un passo  aperto solo durante il periodo estivo , più o meno da maggio a ottobre.  Sul sito del National park service  puoi ricercare esattamente il periodo di apertura – chiusura, che varia di anno in anno. Questa informazione è molto importante perché, se il periodo della vacanza non coincide con l’apertura del passo, bisogna passare per forza a sud della Death Valley, circumnavigando la catena montuosa Sierra Nevada. Questo rende il percorso molto più lungo ed è fondamentale tenerne conto nella costruzione del tuo itinerario – in questo caso si passerà da Sequoia.

Yosemite è uno dei parchi più belli e più visitati della costa ovest! Animali, cascate, foreste, montagne… Insomma, prima di arrivare a San Francisco una visita a questo parco è obbligatoria! Anche in questo caso vale il solito discorso; dormire all’interno del parco provoca un aggravio di costi pertanto si può dormire ad esempio ad Oakhurst, località che si trova a meno di mezzora dal parco e ti permette di restare sulla strada per San Francisco.

Tra San Francisco (città bellissima!) e Los Angeles ti segnalo anche la seventeen miles drive , una strada costiera sopraelevata bellissima, molto scenografia dove, più o meno nel tratto tra Monterey e San Louis Obispo, si possono vedere tutti i leoni di mare che vanno a spiaggiare. Segnati Point Piedras Blanca , una località non turistica che pochi conoscono. Parcheggia la macchina tra le dune di sabbia e percorri i 20 metri che ti separano dal mare. Lo spettacolo qui è magnifico: vedrai infatti enormi colonie di leoni marini spiaggiati e potrai fare delle magnifiche foto da vicino . Un’emozione imperdibile!

3- Tour USA Coast to Coast, Route 66

Mete principali: springfield missouri, santa fe, gallup, parchi dell’ovest, las vegas, santa monica (los angeles).

Un itinerario negli Stati Uniti mozzafiato, sulla mitica Route 66, la strada che collega Chichago a Santa Monica . Questo tour copre immense distanze pertanto, nella scelta delle notti, bisogna assolutamente tenerne conto, altrimenti si rischia di rovinare questa meravigliosa esperienza.

Questa strada lunga circa 4000 km, soprannominata “The Mother road”, ha fatto la storia degli Stati Uniti; ancora oggi è considerata il road-trip per eccellenza . Un museo a cielo aperto dove, oltre ai famosissimi cartelli Route 66, si affiancano bizzarre opere d’arte e scenari naturalistici splendidi e variegati.

Per quanto riguarda il primo tratto le tappe principali riguardano Spingfield Illinois, città “legata” ad Abramo Lincoln e St. Louis, con il suo arco conosciuto come “gateway to the west” che rappresenta un’icona degli Stati Uniti. Immancabile la città di Springfield Missouri , definita “The birth place of Route 66”, la città che ha dato vita a questa strada e anche il posto dove più è presente la memorabilia della Moher Road.

Prima di entrare nei grandi parchi dell’ovest sono degne di nota le città di Sante Fe e Gallup, tappe legate alla storia dei nativi . Se sei un appassionato di indiani e ti interessa la loro storia (sono infatti presenti molti musei), è in queste tappe del New Messico che dovresti spendere qualche notte in più. Ci sono inoltre dei bellisimi mercati dove è possibile acquistare prodotti interamenti fatti dalle comunità indiane. A gallup, una cosa molto carina, oltre ad essere una tappa che serve come punto di appoggio sulla route per visitare la Monument Valley, sono le escursioni in mongolfiera.

Utile anche fornire qualche informazione sulla tappa successiva, Flagstaff, la tappa “spalla” per la visita al Grand Canyon. Flagstaff è 1 ora e 20 dall’entrata del parco; spesso è da considerare l’alloggio in questa città perché costa la metà rispetto ad una struttura all’interno del Grand Canyon; inoltre è sulla Route 66.

Proseguendo il percorso giungiamo a Las Vegas e successivamente a Santa Monica (la località mare di Los Angeles); anche qua vi do 2 consigli riguardo gli alloggi:

  • Consiglio di alloggiare nella zona di Holliwood o Beverly Hills se volete risparmiare qualcosa : sono 2 ottimi quartieri dove le struture hanno un ottimo rapporto qualità / prezzo.
  • Se invece disponete di più budget sicuramente Santa Monica , una zona spendida con spiagge immense, ristoranti e passeggiate molto belle sul lungomare. Insomma, l’atmosfera è esattamente quella di Baywatch.

Vi sconsiglio invece la zona dell’aereoporto, pur essendo più economica, e la zona di Downtown, area commerciale con banche e uffici; qua dopo le 17:30 non c’è più vita.

 4 – Tour Usa della Florida

Mete principali: miami, key west, sarasota, orlando.

La Florida è una delle poche regioni dove è possibile andare tutto l’anno ; siamo infatti nel punto più a sud-est degli Stati Uniti, pertanto anche durante il nostro periodo invernale il clima è mite e non scende mai sotto i 15 gradi.

Consiglio per chi ha poco budget e vuole concludere la vacanza al mare: è bene ricordare che in Florida, soprattutto a Sarasota o nella costa del golfo, il mare è favoloso: spiagge di sabbia bianca e farinosa si affacciano sul mare dei Caraibi , più caldo e meno mosso della costa atlantica. In questo caso è possibile risparmiare sul volo interno per andare a concludere la vacanza ai Caraibi senza rinunciare ad un mare splendido.

In particolare questo itinerario tocca le Keys Island, una serie di isolotti collegati dalla Over-seas Highway, un’autostrada panoramica scenografica sopra il mare. Vi sconsiglio di andare nella splendida Key West, l’isola più lontana, in giornata perchè sono 4 ore e mezza ad andare ed altre 4 ore e mezza a tornare.

La bellezza di questi isolotti è notevole e le keys sono un paradiso per chi è amante di subaquea, snorkeling, immersioni…

Curiosità: Key West è una località vivace e legata alla storia di Hemingway: La sua casa è diventata un museo. Nelle giornate più limpide, inoltre, è possibile osservare da questa isola addirittura la costa cubana.

Nella zona delle Everglades ti consiglio fortemente, pur essendo possibile grazie a 2 strutture qualitativamente buone ma non eccelse, di alloggiare all’esterno del parco. Dove dormire allora? Semplice, a Naples – tappa sulla costa del golfo vicino all’entrata del parco, oppure anche a Miami, distante solamente 50 minuti, con strutture dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Le Everglades sono una zona molto umida e l’escursione con gli airboat, le “barche” con  l’immensa elica come propulsore, permette di visitare gli alligatori nel loro habitat naturale. Bellissimo!

Un’ultima menzione la merita Orlando, città dei parchi Disney , ma non solo (Legoland, Seaworld…). Qui è molto importante il discorso alloggi perché può cambiare il prezzo del preventivo. Le alternative sono sostanzialmente 2:

  • Alloggiare negli hotel a tema della Disney, più vicini ai parchi  (non ci sono hotel all’interno dei parchi). È vero che questi hotel sono più costosi, però l’esperienza è molto diversa in quanto tutto il giorno si è circondati da personaggi Disney.
  • Alloggiare ad Orlando città, nella zona dell’International Drive. In questo caso si spende circa la metà (e si ha spesso anche la colazione) rispetto all’alternativa precedente e la distanza dai parchi è di soli 20 minuti circa di macchina. Certo, l’esperienza è completamente diversa perché non sei immerso nel mondo Disney come negli hotel tematici, amati ovviamente dai più piccoli.

Non cito Miami, città di divertimento e di spiagge, perché è la meta simbolo della Florida, nonché la più conosciuta. Se vuoi comunque approfondire in questo sito trovi tutte le informazioni su cosa fare, eventi e alloggi.

CONCLUSIONI – > Certamente gli itnerari negli Stati Uniti possibili non si riducono solamente a 4. Ce ne sono molti di più; cito solamente il New England per gli amanti delle origini della storia americana, terra di mare e coste frastagliate e gli itinerari dell’old south alla scoperta della musica (e non solo) di questo paese.

Non resta che prenotare il tuo viaggio e partire 🙂 .

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Tour East Coast Stati Uniti: cosa vedere, quando andare e quanto costa

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Quando andare info su clima e periodo migliore, come arrivare, come muoversi, cosa vedere e cosa fare: città e luoghi di interesse, tour organizzati e itinerari consigliati.

Se avete sempre desiderato fare un viaggio coast to coast negli Stati Uniti d'America, ma il costo vi ha fatto desistere, potete trovare una valida alternativa. Non un coast to coast, ma il giro della East Coast , la più vicina all'Europa, che racchiude in sé tutto il mito americano.

  • Aeroporti disponibili I principali aeroporti internazionali della East Coast sono: Boston Logan, Miami International, Orlando International, NYC JFK, Washington Dulles.
  • Requisiti d'ingresso Per entrare negli Stati Uniti vi serve un passaporto in corso di validità. Se il vostro soggiorno è inferiore ai 180 giorni e non siete mai entrati in Paesi considerati ostili dall'America, potrete evitare la richiesta di Visto Consolare e richiedere online l' ESTA che viene rilasciato in un paio di giorni per un costo massimo di €70 da pagare direttamente online.
  • Distanza dall'Italia La Costa Est dista circa 6500 km dall'Italia, che in volo significano circa 8 ore di viaggio.
  • Clima Il clima sulla East Coast è vario. Se la Florida gode di una perenne estate, l'inverno dello stato di New York è freddo e nevoso. Vista la vastità del territorio, dovrete essere preparati a variare "stagione" all'interno del vostro viaggio.
  • Periodo migliore La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per visitare l'East Coast americana. In queste stagioni eviterete sbalzi termici troppo elevati tra nord e sud, e vi risparmierete le temperature calde dell'estate e le intemperie dell'inverno.
  • Periodo da evitare Il mese di agosto risulta essere particolarmente afoso in tutte la costa.
  • Consigli Portate con voi indumenti da stratificare. Se partite in autunno non dimenticate di portare anche un impermeabile e dei maglioni più pesanti: vi saranno utili al nord. Tenete sempre presente che al sud è quasi sempre estate, quindi avrete bisogno anche di indumenti leggeri. Non dimenticate la carta di credito: senza sarà impossibile noleggiare un'auto ma anche pernottare in albergo.
  • Durata viaggio Due settimane sono il minimo indispensabile per godervi il viaggio, considerando anche di dovervi riprendere dal jet lag. Se avete a disposizione 3 settimane di ferie utilizzatele: la vostra avventura on the road risulterà più autentica!
  • Da Milano Da Milano trovate una vasta scelta di voli diretti per New York City e Orlando con una durata di 9 ore all'andata e 7 al ritorno, serviti da Air Italy, American Airlines, Delta, KLM. Voli per NYC da €260,31 - Voli per Orlando da €428,55 - Voli per Miami da €305,31
  • Da Roma come per Milano, trovate una vasta scelta di voli diretti per New York City e Orlando con una durata di 9 ore all'andata e 7 al ritorno, serviti da Air Italy, American Airlines, Delta, KLM. Voli per NYC da €239,20 - Voli per Orlando da €453,16 - Voli per Miami da €269,69
  • Dalle principali capitali europee Anche da Parigi, Londra e Amsterdam trovate una vasta gamma di voli diretti sia per NYC che per Orlando, serviti da KLM, British Airlines, Delta ed Air France.

empire state building 1

1 - Cascate del Niagara

cascate niagara falls

3 - Harvard

Situata a Cambridge, nel Massachusets, è una delle università dell'Ivy League americana. Il suo campus ha una storia affascinante e vi permetterà di immergervi nella cultura americana.

universita di yale panorama

5 - New York City

new york city paesaggio urbano

6 - Washington DC

7 - philadelphia.

philadelphia citta centro 1

8 - Orlando

orlando florida architettura cielo

10 - Cape Canaveral

Situato in Florida, non distante da Orlando, è il punto da cui partono le missioni spaziali della NASA. Tutta l'esplorazione dello spazio che ha portato alle scoperte scientifiche che possiamo vantare ad oggi, è partita da qui. Insomma, un modo per iniziare un viaggio tra le stelle .

miami florida usa

1 - Triangolo dell'Est Gold: NYC, Cascate Niagara, Toronto, Washington DC e Philadelphia

Un tour essenziale di pochi giorni, ideale per chi si cimenta per la prima volta in un on-the-road americano . Potrete conoscere lo spirito multietnico di New York City, vedere le cascate del Niagara, sconfinare in Canada per ammirare i paesaggi di Toronto, e poi scendere nella storia a Washington DC e Philadelphia. Una vera e propria immersione nello spirito americano.

  • Periodo minimo: 9 giorni
  • Budget richiesto: a partire da €2.000 a persona

2 - New York Grand Tour: Manhattan, Brooklyn, Coney Island, Long Island

New York City è l'incarnazione del sogno americano. Se è la vostra prima volta negli Stati Uniti D'America non potrete che amare questa folle metropoli in cui si incontrano lingue, profumi e culture differenti. Potrete scoprire la cucina italoamericana e l'originale cucina newyorkese, ammirare i grattacieli di Manhattan e le tradizionali case americane degli altri distretti, passare dalle visite culturali allo shopping sfrenato, dalla frenesia della città che non dorme mai alla calma pacifica di Central Park... Il tutto muovendovi semplicemente in metropolitana!14 giorni - da €3200 a persona

  • Periodo minimo: 14 giorni
  • Budget richiesto: a partire da €3.200 a persona

3 - Tour del New England: Massachusets, Maine, New Hampshire, Rhode Island, Vermont, Connecticut

Il New England è una scoperta di coste frastagliate illuminate da fari famosi e piccole case in stile inglese. Una parte di America dove i ritmi della natura scorrono ancora inalterati , dove la pesca degli astici e la produzione dello sciroppo d'acero, dipingono scenari unici e meravigliosi. Bellissimo in particolar modo in autunno, quando gli alberi si tingono di rosso e arancione. Nel Massachusetts potrete vedere Plymouth, Cape Cod, Nantucket, le Martha's Vineyard, Harbor Islands e Harvard; nel Maine il parco nazionale di Acadia, nel New Hampshire le White Mountains, a Rhode Island Newport e Providence, prima di perdervi nelle distese del Vermont per poi visitare Yale nel Connecticut.

  • Budget richiesto: a partire da €3.000 a persona

4 - Grand tour della Virginia: Williamsburg, Jamestown, Yorktown

Se siete amanti di storia, in Virginia potrete ricostruire le vicende degli Stati Uniti. Questo è stato uno dei primi insediamenti inglesi nel nuovo continente e ha dato i natali a ben 8 Presidenti. Qui si respira storia in ogni angolo ed in ogni città, tra musei, ponti in mattoni e strade immerse nella natura. A Williamsburg visiterete la Market Square, il Capitol Building, l'Art Museum, il Kimball theater, il Colonial Williamsburg, il College of William & Mary, il museo delle stranezze di Ripley's believe it or not , gli incredibili parchi di Busch Gardens e Freedom Park; a Jamestown visiterete il primissimi insediamento inglese del Jamestown Settlement, i giganteschi veliero Susan Constant e Godspeed, il museo archeologico Historic Jamestowne con la Glasshouse; a Yorktown infine vedrete i campi di battaglia e il museo della rivoluzione americana.

  • Periodo minimo: 10 giorni

5 - Gran tour della Florida

Sole, mare, palme, spiagge bianche, ville mastodontiche, yacht e parchi a tema: ecco la Florida , lo stato del sole splendente ! Se vi manca l'estate e volete una vacanza all'insegno del lusso, del divertimento e contornata da notti brave e da natura pura e incontaminata, non potete mancare la Florida. Si parte da Miami , per poi visitare il parco nazionale delle Everglades con i suoi coccodrilli, poi la zona delle Florida Keys e il Parco Nazionale Dry Tortugas. Dalle spiagge ai centri di ricerca, con Fort Lauderdale e Palm Beach, il Kennedy Space Center e Tampa, per concludere nei parchi di Orlando!

  • Periodo minimo: 8 giorni
  • Budget richiesto: a partire da €3.500 a persona

6 - On the road (da nord a sud): da New York City a Miami

Un tour quasi completo della costa est che vi permetterà di avere un assaggio della Grande Mela, di visitare Philadelphia, la città dell'amore, che racchiude i principali edifici storici della Guerra d'Indipendenza, come la Liberty Bell, di conoscere il distretto di Washington DC con la Casa Bianca, il Campidoglio e migliaia di musei di importanza notevole, di visitare Charlotte nel North Carolina, cittadina piacevole e importante per le corse automobilistiche, di vedere Jacksonville e il suo zoo, ma anche i parchi di Orlando, per terminare con le spiagge di Miami e le bellissime Isole Keys. Che dire? Tutta la diversità della East Coast in un solo itinerario capace di includere cultura, divertimento e natura.

  • Periodo minimo: 20 giorni
  • Budget richiesto: a partire da €5.000 a persona

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Sud Ovest USA: guida e itinerario tra deserti, montagne e grandi parchi

  • GUIDE, ITINERARI, FOCUS ON
  • Maggio 2, 2018 Maggio 5, 2023
  • di Daniele ERMES Galassi

Un viaggio on the road nel Sud Ovest USA, dove la Natura non conosce mezze misure e i superlativi sono la regola. Tra deserti e montagne, un susseguirsi di parchi, canyon e scenari senza eguali per intensità e concentrazione. Noleggiate una macchina a Las Vegas, caricate la playlist preferita e preparatevi a rivedere il vostro concetto di ‘grande’. La strada sotto le ruote, l’orizzonte davanti agli occhi, il cielo sopra la testa: nulla in questo angolo di mondo sembra avere la minima intenzione di finire.

Sud Ovest USA: guida e itinerario tra deserti, montagne e grandi parchi - STRAY ERMES

INTRODUZIONE: TURISTA FAI DA TE? OTTIMO.

Se avete la fregola del  viaggio on the road , gli Stati Uniti sono il primo posto che vi sarà venuto in mente. E tra tutti gli itinerari possibili negli USA, quello del Sud Ovest è tra gli imprescindibili.

Lasciate stare le agenzie di viaggio, le prenotazioni ansiose e tutte quelle menate da turisti della domenica: a voi non servono, siete sul posto giusto per confezionare il vostro viaggio fai da te in uno dei luoghi più incredibili del pianeta.

Questa  guida  vi porta alla scoperta di alcuni tra i più avvincenti  parchi americani , precisamente quelli concentrati nei territori del Sud Ovest USA (cosiddetto Southwest ), segnalandovi in modo chiaro e sintetico le miriadi di attrazioni che si incontrano lungo un itinerario on the road ad anello da fare in macchina, in camper, in moto.

Il tour è una delle tante varianti del cosiddetto Grand Circle o  Itinerario dei Grandi Parchi : in circa 3.000-4.000 km (variabili a seconda delle deviazioni) si incontrano alcuni dei parchi naturali più belli degli Stati Uniti, canyon, gole, deserti, montagne, laghi, strade sceniche dove dovrete (e vorrete) guidare per ore, punti di osservazione strazianti e minuscole cittadine .

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L’argomento merita il massimo approfondimento, quindi questa guida non può che essere lunga e dettagliata: leggetela online se volete, ma vi consiglio poi di scaricarla e stamparla.

Spoiler: se non vi piace guidare avete due possibilità. O trovate chi brandisce il volante al posto vostro o rinunciate. In entrambi i casi non sapete cosa vi perdete.

Quello che trovate negli Stati Uniti sud occidentali a cavallo tra Utah, Arizona, Colorado e Nevada è un paradiso naturale incontaminato quanto inimmaginabilmente sconfinato, dove i protagonisti sono sostanzialmente due: la Natura e la Strada.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: MAPPA E ITINERARIO 

Tutti i tour del Sud Ovest USA includono il Grand Canyon, ma la maggior parte degli itinerari contempla il solo Grand Canyon South Rim, cioè la sponda sud: più turistica, più grande, più facile da raggiungere. Qualcuno propone un itinerario che prevede invece il North Rim: più remoto e meno turistico.

Qui vi ho preparato un itinerario più ardito, che permette (senza doppiare mai la strada!) di vedere tre punti di osservazione del Grand Canyon: South Rim, North Rim e Toroweap point . Percorrerete anche un tratto della mitica Route 66 , la strada americana per antonomasia.

In mappa riporto le attrazioni che incontrerete: parchi, strade panoramiche, punti di osservazione. Ecco qua:

Una precisazione metodologica: non indico un itinerario rigidamente diviso per giorni perché lo trovo un approccio limitante vista la natura del viaggio. Lo suddivido in tappe o tratte , deciderete voi quanto tempo dedicare a ognuna in base ai vostri gusti e ai giorni a disposizione.

Prima di entrare nel vivo, le consuete domande frequenti.

USA ON THE ROAD: FAQ

Sud ovest usa: cosa vedere.

Quello che trovate a cavallo tra Utah, Arizona, Colorado e Nevada è un paradiso naturale incontaminato quanto inimmaginabilmente sconfinato, dove i protagonisti sono sostanzialmente due: la Natura e la Strada .

Oltre ad alcuni dei più incredibili grandi   parchi americani  si incontrano  riserve naturali, canyon, punti di osservazione, strade panoramiche ( scenic byway ), laghi, fiumi, montagne, deserti, orizzonti e cieli infiniti . Potrete consumarvi le suole delle scarpe da trekking , andare a cavallo , in bici o in kayak, arrampicare o affrontare virtualmente qualsiasi genere di attività all’aria aperta.

La strada, anche quando non sarà classificata come scenic , sarà quasi sempre memorabile. Scordatevi qualsiasi forma di vita mondana o notturna: qui si va a letto presto e ci si alza altrettanto presto, le miglia da percorrere sono tantissime e i giorni sempre troppo pochi.

In che zona degli Stati Uniti si svolge l’itinerario?

Nella zona sud occidentale a cavallo tra Nevada, Arizona, Utah, Colorado con eventuale estensione in California per la Death Valley.

Sud Ovest USA: quando andare?

I mesi migliori sono la primavera (aprile, maggio, giugno) e l’ autunno (settembre-ottobre), in estate piena può fare tremendamente caldo in certe zone e i parchi principali sono rumorosi e affollati. L’inverno è praticamente off-limits, sebbene molte strade siano teoricamente aperte (neve permettendo, si intende). Io ho bazzicato queste aree sia a inizio settembre che a fine ottobre, entrambi sono stati periodi eccellenti, senza pioggia e senza caldo opprimente.

Attenzione però: già da ottobre il Grand Canyon North Rim potrebbe essere chiuso per neve. In quel caso dovrete accorciare decidendo in base a informazioni contingenti. In soldoni: potete fare il giro in ogni stagione tranne l’inverno.

Southwest USA: quanti giorni?

Per avere un assaggio di Southwest (parchi principali) servono minimo due settimane pulite. Vedere la maggior parte delle attrazioni e concedersi qualche sgambata richiede circa tre settimane, con un mesetto siete dei signori. Per intendersi: potreste stare un’intera settimana a scarpinare già solo dentro lo Zion.

USA on the road: come muoversi?

Gli Stati Uniti sono fatti per macinare asfalto. E a maggior ragione se parliamo di questi territori: per un itinerario del genere non esistono trasporti pubblici. Se vuoi vedere la parte selvaggia degli USA devi guidare. Ci vuole forza motrice indipendente. Per me l’auto rimane la soluzione migliore , con forte predilezione per un bel 4×4. La moto può essere interessante (sebbene molto più costosa e provante), come pure il camper, che potrebbe però subire pesanti limitazioni su alcuni tratti sterrati.

Per noleggiare un’auto senza farvi venire travasi di bile leggete questa guida: Noleggiare auto senza farsi fregare.  Vi assicuro che vi servirà.

Quanti km dovrò guidare?

Il giro proposto misura tra i 3.000 e i 4.000 km (variabili a seconda delle deviazioni che deciderete di fare). Non fatevi ingannare dalla mappa: le distanze in USA sono abissali e le strade spesso tortuose con limiti incomprensibilmente bassi per noi europei.

Ogni attrazione richiede il suo tempo non solo per essere visitata, ma semplicemente per essere raggiunta. Calcolate bene o rischiate di toppare alla grande. Ricordatevi che le indicazioni sono in miglia, e che ogni miglia equivale a 1.6 km .

Sud Ovest USA e clima: cosa mettere in valigia?

Ricordatevi che sarete in zone desertiche e pertanto con forte escursione termica, quasi sempre tra i 1200 e i 2200 metri. Quindi caldo di giorno (tremendamente caldo in estate), frizzante la sera e freddino/freddo di notte (soprattutto a inizio primavera e autunno). Abbigliamento dunque rigorosamente a strati . Consiglio poca roba, sintetica leggera per il giorno e sempre sintetica ma termica per la sera. Naturalmente l’outfit che caldeggio è di tipo sportivo, vestiti casual saranno sostanzialmente inutili a meno che non programmiate qualche seratina pimpante a Las Vegas.

Dove dormire? Conviene prenotare?

A parte centri turistici in altissima stagione (quelli vicino a grandi parchi), in USA l’ultimo dei problemi è trovare un alloggio. Ci sono più motel che cristiani . Se viaggiate da soli non sono economici (minimo 30 usd per una stamberga), ma se siete già in due risparmierete tantissimo, perché di solito il prezzo della camera è lo stesso o varia di poco.

In ogni caso, non prenotate niente con troppo anticipo  (io al massimo prenoto a metà giornata per la sera stessa) a meno che non siate assolutamente certi del vostro itinerario e non si tratti di località gettonatissime in alta stagione.

Altra soluzione è il campeggio , molti parchi e riserve sono ben strutturati per questo. Dormire all’interno dei parchi è a volte possibile, ma i lodge costano cari e finiscono presto.

Una soluzione illegale ma funzionale è dormire in macchina . Durante una traversata USA l’ho fatto per 17 notti su 33, risparmiando cifre da capogiro. E’ dura e di notte fa freddo anche in estate, ma in certi casi è un’ottima idea. Ribadisco che è illegale: se vi beccano, voi negate fino alla morte. Stavate solo riposando un attimo gli occhi prima di rimettervi alla guida.

È un viaggio  costoso?

Il costo della vita nelle metropoli è indiscutibilmente alto, a volte stratosferico (specie dopo il COVID). Ma qui parliamo di un viaggio on the road nel Sud Ovest USA e non di New York o Los Angeles, quindi la risposta giusta è: dipende. (Prima la risposta era: meno di quello che si possa pensare).

Dipende in primis dal cambio usd/euro e dalle vostre pertese in fatto di cibo e alloggio. Dopo il COVID l’inflazione è esplosa in USA, l’ultimo panino all’aeroporto di Denver l’ho visto esposto a 16.99 dollari + taxes (maggio 2023).  Ma il noleggio auto continua a costare solitamente meno che altrove (anche se parecchio più di prima). Stesso discorso per la benzina: costava molto meno che in Europa, ora costa sempre meno che in Europa ma non è più il bengodi dove macinavi miglia su miglia a costi irrisori (nota: ogni stato ha il suo prezzo alla pompa).

Naturalmente se viaggiate in compagnia le spese si abbatteranno drasticamente perché a quel punto dividerete tutto: macchina, benzina, alloggi. E anche l’Annual pass per i parchi (vedi sotto).

Parchi americani: quanto costa l’ingresso?

L’ingresso ai National Park (NP) costa relativamente poco: un Annual Pass costa  80 usd ma vale per il veicolo a prescindere dagli occupanti. E’ valido per 365 giorni e per tutti i National Park americani, da est a ovest. Ecco quindi un’altra voce di costo abbattuta per chi non viaggia da solo.

Ma attenzione: questo pass annuale non vale per gli State Park (SP) e per i ben più costosi Tribal Park (TP) , dove dovrete sganciare a parte. Vi avviso, i Tribal Park (parchi gestiti dai nativi) costano davvero cari: solo la Monument Valley vi stacca 20 usd (a macchina), mentre un Upper Antelope può arrivare a 48 usd a persona. La dura legge dei Navajo.

Informazioni sugli Annual pass qui.

Parchi americani: conviene fare il pass annuale?

Assolutamente sì. Lo ammortizzate già con tre parchi nazionali, e con questo itinerario ne vedrete di più. Molti di più.

È un viaggio  pericoloso?

Ma che. Guardiamo tutti troppi film. La guida è estremamente tranquilla e rilassata, con traffico inesistente, strade immense e limiti di velocità avvilenti. Ho guidato in USA circa 15.000 miglia (25.000 km) e non ho mai visto un incidente. La delinquenza in queste zone nemmeno dovete prenderla in considerazione.

È un viaggio adatto ai bambini?

Sì. Chiaramente se la vostra progenie è di quelle che smateriano già dopo dieci minuti di gita in macchina della domenica…magari pensateci bene.

È un viaggio da fare da soli?

Affrontare queste zone degli Stati Uniti da solo in automobile è stata per me un’esperienza di viaggio fondamentale che consiglio senza riserve a chiunque abbia voglia di mettersi alla prova. Le difficoltà non saranno di ordine logistico, come accade per altre destinazioni come la Patagonia per dirne una, ma fisiche e psicologiche.

Vi ritroverete a guidare per 5-10 ore al giorno e magari giunti alla vostra meta potrebbe non esserci nulla se non un paesello composto da un benzinaio, un motel e un ristorantino. Sarete per grandissima parte del tempo soli: voi, la vostra auto e i vostri pensieri. Le uniche compagne costanti saranno loro: la Strada e la Natura. Dal mio punto di vista è semplicemente impagabile, ma per qualcuno potrebbe essere un viaggio provante se affrontato in solitudine.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: ENTRIAMO NEL VIVO

La mappa è precisa, ma non contempla le molte deviazioni che dovrete fare per visitare le varie attrazioni (segnalate). Vi illustro cosa incontrerete seguendola in senso antiorario.

PARTE #1: LAS VEGAS – ROUTE 66 – CANYON SOUTH RIM (470km)

Fate ciao ciao con la manina alla civiltà, allo sfarzo, alle luci, alla vita mondana: se volete togliervi qualche sfizio di natura prettamente edonistica, Las Vegas è la prima e ultima occasione per farlo. Per le prossime settimane, ve ne auguro almeno tre, aspettatevi giusto qualche bistecca di bisonte o hamburger di daino annaffiato da qualche birretta non troppo saporita.

…la sensazione è di trovarsi dentro a un’estesa tourist trap per nostalgici cresciuti a pane e Happy Days.

Itinerario Southwest USA : si parte con la Route 66

Si comincia con un tuffo nella storia (e con una prova muscolare di marketing americano), scendendo fino a Kingman per percorrere un segmento della Route 66 , la ‘Madre di tutte le strade’. Nella sua interezza la Route 66 collega Chicago (Illinois) a Santa Monica (California): qui se ne percorrono circa 215 km (su un totale di 3755 ) per poi virare verso nord alla volta del Grand Canyon South Rim.

La Mother Road e le cittadine che questa strada attraversa hanno una storia intrisa di sofferenza, speranza e rinascita che la letteratura e il cinema hanno celebrato in tanti modi, dal toccante Furore (adattamento di un libro memorabile) al più recente e divertente Cars .

Vale la pena spenderci due parole: la Route 66 era la via di salvezza per i poveri del Midwest che cercavano nella California la terra promessa durante gli anni del terribile Dust Bowl , il cataclisma che flagellò le terre dell’America centrale tra il 1931 e il 1939.

Masse di disadattati migrarono a bordo di improbabili mezzi sfidando ogni legge della meccanica e della fisica per sfuggire alla miseria che si era presentata all’improvviso sotto le spoglie di spaventose tempeste di sabbia causate da un uso improprio dei terreni e delle tecniche di coltivazione.

Successivamente, la costruzione dell’Interstate 40 rese obsoleta la Route 66 e di fatto bypassò molte cittadine che si ritrovarono prima isolate, poi moribonde e infine abbandonate.

Ma gli americani non dormono e quel poco di storico che hanno sanno valorizzarlo: anche grazie a produzioni come il già citato Cars e a un’operazione di restyling che ha rinominato la strada Historic Route 66, negli ultimi decenni c’è stato un indiscutibile revival e cittadine come Seligman si sono ritrovate di nuovo al centro di un flusso costante di visitatori .

Detto questo, se volete la mia opinione smaliziata eccola: dopo averla attraversata tutta da Chicago a S. Monica posso dirvi in tutta sincerità che al di là del valore storico, se state esclusivamente sul tracciato quasi tutto si riduce a trovate spudoratamente turistiche . E il panorama, seppur godibile in certi tratti specialmente in New Mexico, Arizona e California, non può in nessun modo competere con quanto vi dischiuderanno le scenic byway che incontrerete più avanti.

Per tornare al segmento in questione, comunque piacevolissimo alla guida, a Kingman potrete visitare un museo sulla Route 66 e a Seligman vedrete diversi shop che richiamano i tempi che furono tra cimeli, insegne vintage, commemorazioni, diner e macchine d’epoca…ma la sensazione è di trovarsi dentro a un’estesa tourist trap per nostalgici cresciuti a pane e Happy Days . Non ho mai incontrato un viaggiatore navigato o smaliziato impazzire per prendersi un hot dog in un ristorante a tema o per essersi fatto una foto al Degadilllo’s Gift Shop di Seligman tra mille cianfrusaglie.

Quindi Route 66 bocciata? Dipende. A mio parere un viaggio lungo la Mother Road ha un senso se lo si prende come un modo per conoscere la provincia americana, per imparare qualcosa sul Dust Bowl e se oltre a scovare i landmark di interesse storico (alcuni veramente ridicoli agli occhi di un europeo) ci si prende la briga di deviare dal tracciato per raggiungere le attrazioni circostanti. Animo ragazzi, perché a proposito di deviazioni in questo tratto ne trovate una che vi porta dritti dritti al simbolo dell’Arizona: sua maestà Grand Canyon.

Per un approfondimento sulla Route 66 vi consiglio l’articolo Route 66: vale davvero la pena percorrerla tutta?

Nota: potreste decidere di usare Williams come base per visitare il Grand Canyon South Rim. A dire il vero da Williams potreste addirittura arrivare al Grand Canyon usando un treno, caso più unico che raro in USA dove senza macchina non vai praticamente da nessuna parte. Tutto tremendamente turistico, naturalmente.

Grand Canyon South Rim (Arizona)

…una creazione inconcepibilmente vasta, che dal South Rim il vostro occhio spesso non riesce a decodificare per quello che è: un titanico taglio nella terra.

Parchi americani del Sud Ovest: Grand Canyon South Rim

Dovete pensare al Grand Canyon come a una gigantesca ferita inferta al nostro pianeta. Il responsabile principale: il Colorado river. Il fiume ha scavato per milioni di anni il terreno portando alla luce strati di rocce primordiali che venti, piogge, ghiaccio si sono poi divertiti a scolpire, cesellare e plasmare nei millenni.

Il risultato: una creazione inconcepibilmente vasta, che dal South Rim il vostro occhio spesso non riesce a decodificare per quello che è: un titanico taglio nella terra. Profondo circa 1500 metri, con distanza tra media tra le due sponde che arriva appena a 15 km (29 nel suo punto massimo). Eppure non esiste un modo per arrivare da un bordo all’altro in modo rapido su strada: tocca guidare almeno 5 ore.

Il South Rim sorge a 2160 metri in un clima desertico, è la sponda di gran lunga più visitata (il 90% dei turisti sceglie il South Rim), con più ricettività, aperta tutto l’anno e con un numero impressionante di punti di osservazione. Il colpo d’occhio sul Grand Canyon è più ampio che al North Rim e le possibilità di trekking per scendere fino al Colorado sono sicuramente maggiori.

Eppure l’incredibile affollamento penalizza l’esperienza , soprattutto in estate. In autunno le cose migliorano, ma scordatevi un tramonto in santa pace, sarete fortunati se non ci sarà gente che sbraita attorno a voi o che non vi invade la visuale coi selfie stick.

In inverno potreste avere il privilegio di vederlo innevato e con poca gente attorno, ma siamo sempre in altura e potrebbe essere tutto bloccato per maltempo.

Due strade consentono l’accesso a una miriade di punti panoramici, mentre per chi vuole camminare c’è solo l’imbarazzo della scelta, dal Rim Trail che costeggia la sponda ai vari sentieri che scendono più o meno a fondo nel canyon ( Bright Angel e South Kainab i più quotati).

Una regola valida per ogni canyon : se scendete, la temperatura aumenta vertiginosamente perché le pareti intrappolano e amplificano il calore. In estate parliamo anche di oltre 40 gradi. Tenetene conto se decidete di fare trekking, c’è gente che c’è rimasta secca e le autorità non perderanno occasione per ricordarvelo.

Se non volete usare la macchina e non avete tutta questa voglia di camminare c’è un sistema di navette che vi scarrozza lungo tre linee. Se poi volete strafare, prendetevi un volo aereo o un elicottero per sorvolare il Colorado e siete veramente al top.

Lo dico: senza nulla togliere all’incommensurabile bellezza, maestosità, vastità del South Rim, è davvero tutto un po’ troppo pulito, lindo e pinto. Almeno per i miei gusti. Sono più tipo da North Rim.

Sito ufficiale qui.

Altra veduta del Grand Canyon South Rim (Sud Ovest USA)

PARTE #2 GRAND CANYON SOUTH RIM – NORTH RIM – KANAB (466km)

Quello che ieri vedevate da una sponda, oggi sarà il vostro punto di osservazione, 300 metri più in alto e distante 16 km in linea d’aria. Non fatevi ingannare: quei 300 metri in più cambiano tutto e quei 16 km diventano almeno 5 ore di guida.

Grand Canyon: North Rim (Arizona)

…dal North Rim si riesce a interpretare decisamente meglio la forma del Grand Canyon. Il vero plus è che si può farlo senza folle oceaniche intorno.

Gran Canyon North Rim (Arizona)

Già guidando per l’invitante strada che passa dal Jacob Lake si capisce che siamo in tutto un altro ambiente: c’è una fitta vegetazione fatta di pioppi e abeti, ci sono prati più o meno in fiore e pali misura neve ai lati della carreggiata. E una volta arrivati risulta subito evidente una cosa: l’esperienza è totalmente diversa rispetto al South Rim.

Ci sono meno turisti , molti molti molti meno e l’altitudine più elevata rispetto all’altra sponda permette di vedere ‘il tetto’ del canyon. Anche il Colorado river, il principale indagato del misfatto, è più riconoscibile. In sostanza dal North Rim si riesce a interpretare decisamente meglio la forma del Grand Canyon. Il vero plus è che si può farlo senza folle oceaniche intorno.

Di contro, il colpo d’occhio è meno impressionante, ma se devo indicare una preferenza la do’ a questa sponda per l’esperienza più intima che offre. Se desiderate fare trekking e scendere nel canyon, al North Rim troverete meno opzioni ma c’è comunque modo di arrivare al Colorado river anche da qui.

Attenzione: raggiungibile solitamente da metà maggio e fino a quando le nevicate non bloccano l’accesso, ma da metà ottobre le strutture ricettive chiudono bottega. Tradotto: chiuso in inverno .

Grand Canyon North Rim: un'esperienza più intima

Kanab (Utah)

Un piccolo paesello dello Utah vicino al confine con l’Arizona. Piazzatevi in qualche motel scalcinato e respirate a pieni polmoni, siete in pieno deserto. Kanab è un’ottima base per visitare le attrazioni circostanti: Toroweap Point e Coral Pink Sand Dune. Da Kanab potreste visitare abbastanza agevolmente anche Zion NP , ma nell’itinerario è inserito al ritorno perché è sulla via per Las Vegas dopo Bryce Canyon . Decidete voi.

Suggerimento: per fare in unico giorno South Rim – North Rim – Kanab dovete essere mattinieri. Se invece partite a metà giornata dal South Rim sarete costretti ad andare direttamente a Kanab e da li visitare il North Rim il giorno seguente, tornando poi a Kanab magari dopo una capatina al Coral Pink (vedi sotto). Per capirsi: Kanab – North rim: 128 km in 1h 30min ore solo andata Kanab – Toroweap: 125 km in 3h 20min solo andata (di cui 2 ore di sterrato con 4×4)

Scordatevi quindi di fondere troppa roba in un giorno. Il Southwest ha i suoi tempi.

PARTE #3 DINTORNI DI KANAB

Se avete un 4×4 ci sarà da divertirsi. Se non ce lo avete o se non ve la sentite di guidare su una strada impegnativa, mi spiace ma niente Toroweap point .

Toroweap point (Arizona)

Toroweap point offre una visuale ancora diversa e assolutamente privilegiata del Grand Canyon.

Distanza da Kanab: 125 km in 3h 20min solo andata (di cui circa 3 ore di sterrato con 4×4)

Ecco una vera chicca. Qui rischiate davvero di essere soli. Toroweap point offre una visuale ancora diversa e assolutamente privilegiata del Grand Canyon: siete a 800 metri esattamente sopra il Colorado river, messi di taglio. Qui siete in qualche modo dentro la feritoia.

Per arrivarci da Kanab si imbocca la Sunshine Road 13km dopo Fredonia, uno sterrato di 98 km (circa 3 ore) costellato di rocce aguzze che ci stuzzicano con un ‘alto rischio di foratura’ (così dicono i cartelli). 4×4 obbligatorio . Io che non sono certo un esperto di off road l’ho fatto abbastanza agevolmente anche con la pioggia, ma c’è da stare in campana soprattutto nelle ultime due miglia dove si rischia di sfasciare gomme, sospensioni e asse.

A Toroweap ero solo, c’erano solo due autoctoni che avevano per l’appunto bucato e che ho caritatevolmente caricato in macchina. Si chiedevano cosa diavolo ci facessi lì. Potete anche fare qualche trail (in appena 6.5 km si arriva al Colorado da qui!) o andare alla ricerca di altri punti panoramici, ma calcolate bene il tempo perché quelle rocce spacca pneumatici saranno sempre li ad aspettarvi al ritorno.

Suggerimento: se partite presto da Kanab (e non forate) al ritorno potreste avere tempo per godervi un tramonto di fuoco targato Utah al Coral Pink Send Dunes.

Ancora più remoto e isolato: Toroweap point (Arizona)

Coral Pink Sand Dunes SP (Utah)

Quei luoghi che fatichi a spiegarti ma che al tramonto coronano giornate già di per sé memorabili

Poco fuori Kanab, distese di sabbia tendete al rosa/arancione a seconda della luce. Quei luoghi che fatichi a spiegarti ma che al tramonto coronano giornate già di per sé memorabili. Perfetto infatti al ritorno da Toroweap , dove tanto non potreste attardarvi fino a che non muore il giorno considerato il solito sterrato che spero non vorrete affrontare immersi nelle tenebre dell’Arizona.

Tramonti memorabili al Coral Pink Sand Dunes (Utah)

PARTE #4 TRA KANAB E PAGE (120km)

Questo tratto di strada ( AZ89 ) è già un’attrazione: un tipico desert trip con paesaggio dominato dall’ocra e dal rosso. Non che la AZ89A percorsa per arrivare a Kanab sia da meno, anzi. Quello che si nasconde però tra Kanab e Page è forse il gioiello più incredibile, esclusivo e prezioso di tutto il Sud Ovest degli Stati Uniti: ma trattenete l’entusiasmo perché riuscire a vederlo è una vera e propria battaglia disperata contro la statistica.

The Wave (Arizona)

Trovarsi al cospetto di The Wave è puro privilegio, concesso a pochissimi fortunati al giorno.

Il gioiello più esclusivo del Southwest USA: The Wave

Nessun posto, credo, nella mia vita mi ha impressionato come The Wave . Avete visto le sue foto ovunque, e magari non sapete che si tratta di questo luogo cesellato dagli elementi. In un ambiente desertico che più desertico non si può, in un tripudio di ocra, arancione, cremisi e mille tonalità del rosso, i venti, le piogge e le inondazioni hanno plasmato immense formazioni rocciose dove le linee rette sono bandite.

Il nome ‘The Wave’ (l’Onda) è senz’altro azzeccato ma se si fosse chiamata ‘ Immenso skate park scolpito nella roccia’ non avrei avuto da ridire (almeno sostanzialmente).

Oltre all’Onda, tutto intorno, un giardino di formazioni rocciose che ricordano creazioni di valenti maestri pasticceri: avete presente un profiterole di roccia? No immagino, ma se riuscite ad arrivare qui capirete cosa intendo.

E arriviamo alle note dolenti: solo 20 (venti!) persone sono ammesse al sito ogni giorno e, cosa bizzarra, per assicurarsi i preziosi permessi si deve…vincere una lotteria . Sissignore: 10 posti messi in palio online (ho perso tre volte), 10 posti messi in palio ogni mattina dai ranger del Kanab BLM office, che vi allieteranno con un’estrazione all’americana che manco al bingo.

Se risulterete miseramente perdenti alle estrazioni online (a cui vi dovrete iscrivere con mesi di anticipo!), non vi rimarrà altro che alzarvi presto, raggiungere il luogo dell’estrazione, pagare un altro biglietto e incrociare le dita.

Ai vincitori verrà data una mappa, perché il giorno seguente dovranno arrivare a The Wave con un trekking (2/3 ore sola andata a seconda del vostro passo) in un ipnotizzante scenario desertico costellato di formazioni rocciose ( buttes ) dove un clima secco oltre ogni misura sarà lì a succhiare via liquidi con la tipica voracità del deserto.

Il trekking varrebbe già da di per sé l’escursione per ecosistema e paesaggi incontrati:

Verso The Wave: hiking nel deserto

I ranger pomperanno a dismisura la faccenda, narrandovi di eventi tragici: morti per disidratazione, per colpi di calore, di gente sbranata dai coyote , morsa da serpenti a sonagli o mai più ritrovata. Sono americani, tutto è uno show.

In realtà se seguite i classici sassi ammucchiati, non vi perderete. Almeno io non mi sono perso, ma ero così estasiato dalla trionfale estrazione che sarei stato contento anche di capitolare, in quel glorioso giorno di settembre.

Trovarsi al cospetto di The Wave è puro privilegio, concesso a pochissimi fortunati al giorno. Richiede organizzazione preventiva, logistica, tempo e buona forma fisica. E naturalmente una grandissima dose di culo.

Informazioni sui permessi e sulla proibitiva lotteria qui. Vi avverto, il sito fa abbastanza schifo, armatevi di santa pazienza.

Suggerimento: n el remoto caso vinciate l’estrazione presso i ranger, dopo aver ricevuto permessi, mappa e briefing di stampo terroristico, schizzate verso Page e visitate i suoi dintorni (vedi prossimo paragrafo). Impiegate cioè il vostro giorno di attesa per avvantaggiarvi sull’itinerario, tornerete poi verso The Wave dopo una notte a Page. Se invece vincete la lotteria via Internet saprete già il giorno esatto in cui dovrete fare l’escursione e quindi potrete andare a Page dopo The Wave.

The Wave: ottimo anche per tenersi in forma

PARTE #5 PAGE e DINTORNI

Personalmente adoro l’area che corre sul confine tra Utah e Arizona, guiderei una vita per queste strade senza stancarmi mai. Lingue d’asfalto a parte, una delle peculiarità dei dintorni di Page è costituita dalla fitta presenza dei cosiddetti slot canyon , ossia feritoie della terra tutte da esplorare.

Upper/Lower Antelope Canyon Tribal Park (Arizona)

Se entrare nell’Upper è come varcare la soglia di una cattedrale devota a qualche entità sovrannaturale, scendere nel Lower è come addentrarsi nel ventre di un drago.

Upper Antelope canyon e il Lower Antelope canyon sono due luoghi sacri per i nativi: e infatti oggi sono (costosi) Tribal Park gestiti dai Navajo. Sono molto diversi tra loro, ma hanno due cose in comune: 1 – Strabordano di turisti (soprattutto l’Upper) 2 – Visitandoli nelle giuste ore, quando i raggi del sole risultano perpendicolari e la luce si diffonde dalle feritoie dello slot canyon…beh, giudicate voi:

Upper Antelope (Arizona)

Se entrare nell’Upper è come varcare la soglia di una cattedrale devota a qualche entità sovrannaturale, scendere nel Lower è come addentrarsi nel ventre di un drago . Attorno a voi l’ocra e il rosso delle pareti smussate dal vento e dall’acqua si accendono di colori incandescenti.

Ad aiutarvi per districarvi nella discesa/salita e nel passaggio attraverso alcune feritoie troverete delle scali a pioli, istallate per motivi di sicurezza: siamo in piena zona flash flood , le pericolosissime inondazioni lampo. Una di queste uccise undici escursionisti dentro il Lower il 12 agosto 1997 e da quel momento si pensò a un modo per agevolare l’uscita in caso di emergenze.

La prima volta che mi sono addentrato nel Lower era ancora possibile farlo senza guida, la mia unica sfortuna fu trovarmi in coda a un manipolo di nipponici dallo scatto compulsivo. Tragedie e maniaci del selfie a parte, se azzeccate una giornata soleggiata e siete nell’orario giusto sarà un ricordo immortale .

Lower Antelope (Arizona)

Horseshoe Bend (Arizona)

Sosta obbligata che può però aumentare le vostre tendenze sociopatiche.

Horseshoe bend: bello, ma potreste voler uccidere qualcuno

Poco fuori da Page, uno dei luoghi più fotografati del Southwest: il Colorado river che fa una curva a forma di ferro di cavallo attorno a un’immensa formazione rocciosa proprio davanti a voi, in una escalation di ocra, azzurro e schiamazzi . Si parcheggia e con una semplice camminata di venti minuti sotto un sole che vi martella la testa eccovi alla terrazza panoramica dove incontrerete la solita masnada di fotografi compulsivi e relativa selva di selfie stick. Sosta obbligata che può però aumentare le vostre tendenze sociopatiche .

Lake Powell (Arizona)

…un azzurro vividissimo che ‘lacera’ un territorio dominato dalle tinte dell’ocra.

Lake Powell (Arizona)

All’interno della vastissima Glen Canyon Recreation Area che si estende tra Utah e Arizona, un grande lago artificiale dalle sponde frastagliate dove fare escursioni in barca, andare a pesca o fare sport acquatici. Anche se non siete interessati all’ambiente lacustre sarà comunque un prezioso complemento allo strepitoso panorama desertico della zona: un azzurro vividissimo che ‘lacera’ un territorio dominato dalle tinte dell’ocra. La prossima volta un giro in barca lo faccio, giuro.

PARTE #6 TRA PAGE E CORTEZ (circa 470km)

Monument Valley Tribal Park (Arizona/Utah)

…indubbiamente uno dei luoghi simbolo degli USA.

Monument Valley Tribal Park

Questa la conoscete tutti, indubbiamente uno dei luoghi simbolo degli USA. E’ un parco tribale ed è strapieno di gente praticamente tutto l’anno. Potete guidare all’interno di una pista e girare attorno alle inconfondibili formazioni rocciose, oppure noleggiare un costosissimo cavallo. Lo dico, a me la Monument Valley non fa impazzire: di giorno la trovo visivamente piatta e invivibile tanto da sembrare un luna park, tra gente che gioca a fare John Wayne e comitive starnazzanti a bordo di furgoncini 4×4. Ma merita, merita tantissimo al calare del sole e la strada per arrivarci, soprattutto quando il cielo del pomeriggio inizia a infuocarsi, è da sturbo.

Suggerimento: guidate verso la Monument in tardo pomeriggio e godetevi metro per metro l’asfalto, per poi rimbambirvi davanti al tramonto nel parco. Farà freschetto. Poi cercatevi un posto per dormire verso Mexican Hat (è sempre bello pieno) e la mattina ripartite proseguendo con l’itinerario.

Gooseneck SP – Muley Point – Valley of the Gods (Utah)

Se passate per il Southwest non potete davvero perdervi una deviazione come questa.

Questo trittico rappresenta una deviazione imperdibile spesso inspiegabilmente taciuta. Al Gooseneck SP vedrete il S. Juan river assumere la forma di una serpentina (un po’ come all’Horseshoe Bend), mentre al Muley Point vi sentirete davvero piccoli: il vostro occhio spazierà oltre ogni immaginazione, con la Monument Valley che si erge in lontananza su un orizzonte che non conosce fine. Se avessi il teletrasporto, credo che ora chiedere di essere catapultato proprio al Muley . Invece per arrivarci tocca arrampicarsi su per una mulattiera da infarto tutta tornanti chiamata Mokey-Dugway , il che aggiunge pepe.

Dopo il Muley vi aspetta la Valley of the Gods , uno sterrato di 27 km (solitamente fattibile anche senza 4×4) costellato di giganteschi monoliti in arenaria. Se passate per il Southwest non potete davvero perdervi una deviazione come questa.

Isolo in mappa il percorso che dalla Monument passa per Gooseneck, Muley Point e Valley of the Gods. Seguitelo e mi ringrazierete:

Gooseneck SP

Mesa Verde NP (Colorado)

Se arrivate fino a Cortez (Colorado) è sicuramente per vedere il Mesa Verde NP , un parco che si distingue per evidenze relative alla presenza di civiltà precolombiane scomparse misteriosamente attorno al 1300 dc.

Scordatevi l’imponenza di un sito archeologico Maya o il timore reverenziale che sa incutere una piramide egizia, ma troverete una meritevolissima cittadella ricavata da una gigantesca parete rocciosa ( cliff-dwelling) e altri resti sparsi qua e là (devo dire non esattamente avvincenti). Il tutto in un ambiente montano che rappresenterà un frizzante diversivo dopo giorni di ostinato deserto.

Naturalmente si può fare anche trekking. Aspettatevi tramonti infuocati su cieli sconfinati.

Mesa Verde (Cliff Dwellings)

PARTE #7 CORTEZ – MOAB (185km) + DINTORNI DI MOAB

Dal Colorado di nuovo nello Utah: Moab è un centro turistico, piccolo, organizzatissimo e affollatissimo su cui fare base per visitare due imperdibili parchi nazionali e sollazzarsi tra sterrati, view point e strade panoramiche. Colore dominante: rosso fuoco.

Suggerimento: se non poltrite sul letto e siete scattanti da Cortez di prima mattina, potete già visitare una parte di Canyonlands (distretto The Needles) sulla via per Moab salvando molto tempo.

Canyonlands: Island in the Sky, The Needles, The Maze (Utah)

A Canyonlands il tempo sembra essersi fermato qualche decina di milioni di anni fa, con buona pace dei creazionisti.

Il più sconfinato parco dello Utah è costituito da tre sezioni distinte e non collegate tra loro: Island in the sky (la più visitata e accessibile), The Needles (più remota, meno visitata e impegnativa alla guida), The Maze (la meno visitata, un vero e proprio inferno di rocce aguzze affrontabile solo a bordo di alti fuoristrada da gente parecchio scafata).

A Canyonlands il tempo sembra essersi fermato qualche decina di milioni di anni fa, con buona pace dei creazionisti. Si ha l’opportunità di vedere il nostro pianeta nel suo aspetto più primordiale: un ambiente aspro, arcigno e ostile dove la presenza dell’uomo parrebbe non essere stata ancora contemplata. E in effetti, al di fuori di Island in the Sky, ci sono buone probabilità di essere completamente soli o quasi.

Canyonlands è uno di quei luoghi che meriterebbe almeno due giorni interi, ma molti si limitano a una capatina veloce a Island in the Sky, piccolo e facile da visitare, famoso soprattutto per l’incredibile Mesa Arch (altro view point stellare).

Se avete un 4×4 assolutamente da fare la Potash Road + Shafer Trail , un percorso combinato su sterrato che da Moab porta in circa 3 ore all’entrata di Island in The Sky. Sono due strade magnifiche che richiedono cautela e nervi saldi per affrontare i tornanti stretti dello Shafer che come sempre non hanno protezioni.

Come per ogni sterrato vanno verificate le condizioni in loco prima di imbarcarsi nell’impresa, che presenta le sue difficoltà:

Potash Road e Shafer trail: meglio un 4x4

Ma dai tornanti finali il panorama stravale ogni sforzo:

Alle porte di Island in the Sky (Canyonlands, Utah)

The Needles mi ha invece catapultato nel Giurassico, mancava solo l’aleggiare dello pterodattilo sulla mia testa. La guida dentro questo distretto è impegnativa , molto impegnativa, sono rimasto incagliato su una pista rocciosa classificata ‘intermedia’ (vedi foto), ritrovandomi sospeso a mo’ di bilanciere sopra un masso che avevo bellamente sottostimato.

Ne sono uscito solo grazie all’aiuto di un obeso: ho sfruttato meschinamente i suoi 130 kg facendolo stendere sul cofano della mia GMC per farmi da contrappeso. God bless America and junk food!

Guida nel settore The Needles (Canyonlands, Utah)

Non ho incontrato nessun’altro a parte Mark, un ragazzo americano con una sfiziosissima desert car che mi ha scattato questa:

Sud Ovest USA: The Needles (Canyonlands, Utah)

Fatevi un favore: non limitatevi a scattare due foto al Mesa Arch , dedicate più tempo che potete a questo parco perché poi nei prossimi sarete verosimilmente sommersi dalla folla.

Mesa Arch (Island in the sky, Canyonlands, Utah)

Arches NP (Utah)

…un altro di quei parchi ‘imperdibili’ ma troppo addomesticati, come il Grand Canyon South Rim. Se però, oltre a imbambolarvi davanti agli archi, vi concedete una bella sgambata ecco che le cose cambiano.

Se dalle parti di Page la furia degli elementi ha forgiato forme talmente sinuose che verrebbe voglia di assaporare le rocce col cucchiaio, nei dintorni di Moab ha dato vita a una serie di archi naturali di arenaria. Ad Arches NP , poco fuori Moab, troverete una sconfinata quantità di queste creazioni, le cui misure variano dal ‘grande’ al ‘titanico’. Ogni tanto qualche arco collassa sotto l’incessante azione degli agenti atmosferici: in USA la terra è geologicamente più giovane e come si sa i giovani sono più irrequieti e propensi a fare casini.

Delicate Arch (Arches, Utah)

L’arco più imponente e visitato è il Delicate Arch (18 metri), che si erge al limitare di un anfiteatro naturale raggiungibile con una camminata piuttosto impervia che vi richiederà un’oretta a salire e una a scendere. Peccato sia sempre intasato di turisti. Quando collasserà il Delicate Arch, la botta la sentiranno fino al Grand Canyon.

Arches è indubbiamente un must see , ma non è tra i miei preferiti: un altro di quei parchi ‘imperdibili’ ma troppo addomesticati, come il Grand Canyon South Rim. Se però, oltre a imbambolarvi davanti agli archi, vi concedete una bella sgambata ecco che le cose cambiano.

Ho un vividissimo ricordo del Devil’s Garden + Primitive Loop , un itinerario escursionistico combinato di 13 km veramente entusiasmante: oltre a incontrare parecchi archi (che sorpresa), ci si addentra in un ambiente desertico labirintico e primordiale, con passaggi anche abbastanza delicati su creste rocciose.

Sembra davvero di camminare come equilibristi sulla schiena di un dinosauro. Sconsigliato ai pigri, a chi soffre di vertigini e a chi ha lesinato sulla qualità delle scarpe da trekking. Da evitare assolutamente in caso di pioggia o rocce scivolose. Se piace il trekking e saltate questo trail vi meritate Ostia a ferragosto , altro che Southwest.

Sulle creste del Devil's Garden + Primitive Loop (Arches, Utah)

Dead Horse point SP (Utah)

Pagherei un mese di stipendio per godere di un tramonto in completa solitudine al Dead Horse point.

Dead Horse point: uno dei view point migliori del Southwest

Assieme al Muley, il mio viewpoint preferito del Southwest sta in questo microscopico State Park. Al tramonto tutto si accende di un rosso che deve essere quello dell’inferi, col Colorado che compie una strettissima curva davanti sotto di voi sormontato da canyon, pinnacoli e altre diavolerie di arenaria. Duro, durissimo da dimenticare, ma molto più affollato e rumoroso del Muley . Pagherei un mese di stipendio per godere di un tramonto in completa solitudine al Dead Horse point.

Suggerimento: v isitate il Dead Horse di ritorno da Island in the Sky. Potete vivere un’intera clamorosa giornata con Potash Road+Shafer Trail, visitare il Island in the Sky e uscire per la strada asfaltata principale puntando dritti al Dead Horse point. Poi naturalmente di nuovo Moab.

PARTE #8 TRA MOAB e LAS VEGAS (circa 800 km deviazioni escluse)

Siamo alla svolta, si torna verso sud-ovest: da Moab fino a Las Vegas si incontrano tantissime attrazioni tra cui spiccano due parchi poco visitati e due veri e propri mostri sacri: Bryce Canyon e Zion NP . Da segnalare due scenic byway da sognarsele la notte negli anni a venire: UT128 e UT12 (segnate in mappa). Una lunga tratta che può richiedere da un minimo di due giorni (vedendo poco) a più di una settimana. A voi la scelta.

Goblin Valley SP (Utah)

…mostriciattoli, castelli, torrioni e tutto ciò che vi può suggerire la vostra fantasia malata.

Goblin Valley: Utah o Marte?

Se volete fare un giro su Marte, provate questo parco statale poco gettonato. Una valle rossa affollata di formazioni rocciose dalle forme più singolari: mostriciattoli, castelli, torrioni e tutto ciò che vi può suggerire la vostra fantasia malata. Tre i trail (facili, durata dai 45 minuti a 1 ora e mezza) in questo ambiente 100% Utah. O forse 100% Marte.

Capitol Reef NP (Utah)

…un modo eccellente per distaccarvi dalle folle…

Un parco nazionale poco visitato, attraversabile sia in macchina che contando sulle proprie gambe, caratterizzato da formazioni rocciose tra il giallo e il bianco che ricordano delle cupole. Quando ho intrapreso il percorso che parte dell’entrata del parco, in ottobre inoltrato, ero completamente solo a camminare tra le levigate pareti multicolore del canyon entro cui si snoda il trail (quello in foto non sono io ma è andata esattamente così).

Se siete in alta stagione può essere un modo eccellente per distaccarvi dalle folle che sicuramente staranno riversandosi febbrilmente su Arches, Bryce e Zion.

Parchi americani poco battuti: Capital Reef

Grand Staircase Escalante SP (Utah)

Per gente motivata che sa il fatto suo.

Un parco del Southwest per pochi: Grand Staircase Escalante

Un altro parco poco affollato, ma stavolta per motivi ben precisi, che offre grandi possibilità di trekking per chi ha tempo, risorse e capacità organizzative. Non è un parco per tutti , qui c’è da camminare e c’è da sapersi organizzare logisticamente perché strutture e servizi sono ridotti all’osso.

La ricompensa però è delle più golose: una full immersion in una natura incontaminata, molto lontani da tutto e da tutti. Per chi invece è interessato agli sterrati, quattro strade tagliano il parco secondo diverse direttrici. Per gente motivata che sa il fatto suo.

Bryce Canyon NP (Utah)

Anche dopo aver visto The Wave, gli Antelope, Canyonlands o Arches, sembra davvero impossibile che sia tutta opera del vento, della pioggia e del ghiaccio.

Uno dei parchi del Sud Ovest più quotati: Bryce Canyon

Ancora gioie per la vista: qui al  Bryce Canyon  gli elementi hanno pazientemente scolpito un’infinità di pinnacoli nella roccia ( hoodoos ) pennellati del bianco, del giallo e del rosa. Anche dopo aver visto The Wave, gli Antelope, Canyonlands o Arches, sembra davvero impossibile che sia tutta opera del vento, della pioggia e del ghiaccio. Eppure è così (almeno dicono i geologi, io mi fido).

Salite in macchina, guidate, scendete, guardate, risalite in macchina. Dopo un po’ potrebbe venirvi a noia, specie se siete irrequieti come me: il mio consiglio è fare almeno uno dei trekking che scendono nel canyon. Si avrà la nettissima sensazione di stare all’interno di un gigantesco anfiteatro naturale scavato nella roccia.

Bryce è sempre affollatissimo , dall’alba al tramonto. Cercate di esserci quando il sole si alza sulle guglie o va a morire a ovest. Ne vale assolutamente la pena.

Suggerimento: a rrivate di pomeriggio, fatevi qualche breve trail, godetevi il tramonto nel parco, andate a dormire nei paraggi, puntate la sveglia mezz’ora prima dell’alba, imbacuccatevi ben bene e piazzatevi in un view point rivolto ad est quando il sole sorge. Poi ripartite di slancio alla volta del prossimo pezzo da novanta lasciandovi alle spalle quanti più turisti potete. Ah, se le guglie vi hanno stufato e il tramonto è ancora lontano, potreste anche fare un salto al vicino Red Canyon: noleggiate un quad e buttatevi su qualche sterrato e poi tornate a Bryce per il tramonto.

Zion NP (Utah)

Più di 150km di sentieri escursionistici in questo parco gigantesco.

Zion NP: infinite possibilità di trekking

Se avete il vizietto del trekking potreste passare una settimana dentro lo Zion NP . Più di 150 km di sentieri escursionistici in questo parco immenso reso riconoscibilissimo da gigantesche formazioni rocciose tendenti al cremisi con striature rosa e bianche.

Un plus dello Zion è il sistema di navette: parcheggiate e vi muovete con quelle. Un esempio di perfetta organizzazione logistica targata USA. Animali a iosa lungo i bordi della strada, quasi vi verranno i rimorsi al prossimo maxi hamburger di cervo o daino. Il parco è raggiungibile anche da Kanab, nel caso voleste visitarlo all’inizio del giro.

Nel mio primo viaggio nel Southwest ho colpevolmente tralasciato questo capolavoro della natura: al mio secondo passaggio in queste zone gli ho dedicato un giorno e mezzo, e se dovessi tornare in questo selvaggio angolo di Utah programmerei tre giornate intere solo per sua eccellenza Zion.

Zion NP (Utah)

Lake Mead e Hoover Dam (Nevada/Arizona)

Cose che nell’economia della faccenda non incidono granché ma che vanno comunque menzionate: un’immensa diga ( Hoover Dam ) e il lago Mead , che a onor del vero offre una scenic drive niente male. Ma se avete seguito l’itinerario ormai sarete abituati a panorami dell’altro mondo, non sarà questo a farvi sgranare gli occhi.

Valley of Fire SP (Nevada)

Ancora deserto, ancora formazioni rocciose bizzarre (tra cui la Elephant Rock naturalmente a forma di pachiderma), ancora un luogo che da il meglio all’alba o al tramonto. Una degna conclusione prima di tornare nella rutilante Las Vegas.

Valley of Fire SP, Utah: Elephant Rock

PARTE #9 ESTENSIONE: UN SALTO IN CALIFORNIA PER LA DEATH VALLEY

…un insieme di attrazioni eterogenee dislocate lontane l’una dall’altra che richiede due cose: tempo e voglia di guidare.

La Death Valley è un parco sterminato che dista circa 200km da Las Vegas: siccome una volta arrivati si dovrà usare molto la macchina per muoversi da un’area di interesse all’altra, sconsiglio una toccata e fuga da Las Vegas in giornata (a meno che non vogliate stare sempre attaccati al volante).

Ancora più sconsigliati luglio e agosto: è una fornace con punte oltre i 50 gradi. Non è un parco che mi entusiasma, troppo dispersivo e senza un vero tratto distintivo, tranne forse per il caldo mortale in estate.

Definirei la Death Valley uno smisurato parco giochi naturale , un insieme di attrazioni eterogenee dislocate lontane l’una dall’altra che richiede due cose: tempo e voglia di guidare. Le mie preferite:

Zabrinski point

Un view point strepitoso all’alba (vale l’alzataccia se dormite nei pressi del parco) che si affaccia su tipiche badland, distese di formazioni rocciose ondulate che spesso diedero filo da torcere ai pionieri del diciannovesimo secolo (immaginare di doverle attraversare in carovana).

Zabrinskie point (Death Valley, California)

Titus Canyon Road

Uno sterrato a senso unico che si imbuca dentro l’omonimo canyon. Stretto, consigliato un 4×4 non troppo ingombrante, ma anche un 2×4 potrebbe farcela se maneggiato con attenzione. Fate come sempre: chiedete a un ranger presso il Visitor Center. A me, che avevo più di un dubbio sulle dimensioni del mio SUV e sulla copertura assicurativa, un ranger paterno disse:

‘Figliolo, la tua assicurazione non copre danni sullo sterrato e il tuo SUV è bello grosso, hai ragione. Forse pioverà. Ma tu sei qui alla Death Valley ORA, e li c’è il Titus Canyon. Quindi, se fossi in te ecco cosa farei: farei inversione con quel tuo bel SUV e mi infilerei in quel fottuto canyon, ORA!’

Io amo i ranger, soprattutto se mi deliziano con queste uscite da film.

Dentro il Titus Canyon (Death Valley, California)

E poi ancora un cratere gigantesco (Ubehebe crater), un castello (Scotty’s castle), una pista da corsa naturale creata dai venti (Race track), dune di sabbia, montagne multicolori (Artists drive), una distesa di sale con forme aguzze chiamata Campo da golf del diavolo…e altre cosucce con nomi sempre creativi sparse qua e là.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: CONCLUDENDO

Se quando pensate agli USA pensate solo alle metropoli, lasciatevelo dire, state prendendo un granchio. Stati Uniti fa prima di tutto rima con Natura, quella con la N maiuscola. In questo tour nei territori del Sud Ovest il ruolo principale lo reciteranno i grandi parchi, ma state sicuri che quasi ogni miglia macinata vi saprà ripagare con qualcosa da ricordare.

Non rimuginateci troppo, fatelo e basta: licenziatevi, datevi per morti o semplicemente prendete le ferie, noleggiate un mezzo e lanciatevi in questo viaggio on the road che segnerà inesorabilmente un nuovo termine di paragone per tutto quello che andrete a visitare in futuro.

©2018 Daniele Galassi Stray Ermes – Travel blog di un randagio www.ermes.blog

Le guide del blog sono e resteranno gratuite, stampabili e scaricabili in pdf. Se le hai trovate utili condividile per aiutare altri viaggiatori. Se poi decidi di iscriverti al blog e   alla pagina Fb   rischi di farmi contento. Un po’ di sostegno morale mi aiuterà a perseverare in questa faticaccia!

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Daniele ERMES Galassi

Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!

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Tour Scoprendo l'America

Stati uniti.

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Prima colazione. Partenza per le Cascate del Niagara attraverso lo Stato di New York.  Light lunch lungo il percorso. Arrivo in serata nell’area canadese delle Cascate.  Pernottamento : Hilton Niagara Falls.

Prima colazione. Visita dei versanti statunitense e canadese delle Cascate. Breve crociera a bordo del battello Hornblower (in caso di condizioni climatiche avverse, la crociera verrà sostituita con lo “Scenic Tunnel”). Nel pomeriggio visita della città di Toronto. Cena in hotel. Pernottamento : Hilton Niagara Falls

Prima colazione americana. Partenza per Washington attraverso lo stato della Pennsylvania.  Light lunch lungo il percorso. Arrivo in serata. Cena in hotel. Pernottamento : Capitol Hill.

Prima colazione. In mattinata visita panoramica della città: il monumento a Washington, l’obelisco alto 166 metri dedicato al primo Presidente, George Washington, il Campidoglio e il Lincoln Memorial. Ci spostiamo poi nel quartiere di Arlington per la visita del cimitero dove si trovano il monumento al Milite Ignoto e soprattutto la tomba di J.F. Kennedy, uno dei Presidenti più amati. Pernottamento: Capitol Hill

Prima colazione. In mattinata partenza per New York, lungo il percorso sosta a Philadelphia per ammirare l’Independence Hall. Nel tardo pomeriggio arrivo a New York e in serata trasferimento al porto per ammirare l’incantevole e indimenticabile panorama della città illuminata, direttamente dall’acqua durante la cena sul Bateaux (è richiesto abbigliamento formale). Pernottamento: Hotel Riu Plaza.

Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza per Los Angeles. All’arrivo trasferimento collettivo in hotel. Hospitality Desk dalle 16.00 alle 20.00 con la guida del tour nella hall dell’hotel. Pernottamento: Los Angeles Airport, Marriott.

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“ Itinerari Stati Uniti ”: uno dei termini di ricerca più utilizzati per chi decide di affrontare un viaggio negli USA con il sogno – magari nel cassetto da anni – di esplorare l’ America on the road come visto in tanti film o letto nei libri.

Il sogno americano , fatto di luoghi incredibilmente belli, di quella breve storia che ha caratterizzato uno dei territori più ambiti a livello turistico, le sue tipicità dalla musica allo sport passando anche dalla cultura, dal cibo e dal puro svago, magari perdendosi nei templi dello shopping.

Ma come affrontare tutto questo, soprattutto quando le informazioni sono così variegate e, a volte, anche non complete o esaustive?

Se sei alla ricerca di informazioni ti consigliamo di tenere sempre monitorato il nostro sito e i nostri profili social dove potrai trovare spunti e contatti con veri professionisti degli USA che potranno aiutarti ad organizzare e vivere nel migliore dei modi quello che potrebbe essere il viaggio più bello della tua vita.

Non solo le grandi città ma, anche, il mito di percorrere le strade più belle d’America , andare a vivere le toccanti esperienze alla scoperta dei nativi americani , i tanti suoi tesori nascosti e quell’America “di nicchia”, ma che sa regalare emozioni infinite che a volte sono fin insperate.

L’America vera, quella delle persone e del loro stile di vita.

L’America che è nel tuo cuore.

Itinerari Stati Uniti in viaggio negli USA

Tour negli Stati Uniti consigli

Quando uno specialista di viaggi prepara per i propri clienti un tour negli Stati Uniti la prima cosa che tiene in considerazione è capire a chi si rivolge.

È fondamentale sapere se il tipo di destinazione è adatta ai giovani e non solo, se lo è per un viaggio per famiglie.

Questo è un punto molto importante da tenere in mente per far sì che il viaggio risulti piacevole e comodamente affrontabile.

Un altro aspetto da non sottovalutare è che gli USA sono di una vastità enorme, un territorio che non si può visitare in una sola volta, quindi sarà necessario – al fine di restare pienamente soddisfatti – scegliere una zona ben precisa e delimitata e per far questo bisogna valutare varie variabili, ad iniziare dal periodo del viaggio per non incappare a situazioni climatiche sfavorevoli.

Fatto questo la cosa più utile è definire una data di partenza e di arrivo nello Stato prescelto e, solo allora, costruire il proprio itinerario inframezzando le tappe anche in rapporto con i luoghi o gli eventi che si vogliono visitare.

Una chiara e corretta programmazione – pur lasciando sempre uno spazio per l’improvvisazione “on the road” – è fondamentale per non arrivare stremati alla fine della giornata.

Ovviamente se non decidi di partire con un tour organizzato e, al contrario, vuoi lanciarti all’avventura, considerato che l’intero territorio americano te lo consente, allora dovrai saperti organizzare al meglio ad iniziare dal mezzo che utilizzerai per spostarti.

Ti consigliamo sempre di consultare la nostra sezione dedicata al noleggio auto USA se decidi di affrontare una vacanza on the road e – veramente fondamentale – quella sulla assicurazione viaggio USA , che ti permetterà di non incappare in spiacevolissimi e costosissimi rischi in caso di malaugurati problemi.

Questi e tantissimi altri consigli utili li potrai trovare continuando a navigare sul sito di Visit USA Italy.

Itinerari USA organizzati

Arrivati a questo punto puoi decidere veramente se affrontare il viaggio in piena autonomia, organizzando il tutto e destreggiandoti nella burocrazia necessaria per accedere negli USA, oppure affidarti al prezioso  e sicuro lavoro dei vari professionisti di viaggio .

Ovviamente tra i tanti soci Visit USA puoi trovare quello ideale per la tipologia di itinerario da te scelto, che potrà offrirti il necessario aiuto, la giusta consulenza e consiglio per regalarti il “tuo viaggio”, magari proponendoti alternative che nemmeno conoscevi.

Un’occasione importante come una vacanza in America deve essere sfruttata nel migliore dei modi perché essa possa restare – per sempre – nel tuo cuore.

Questi sono alcuni dei principali suggerimenti che possiamo darti se vuoi intraprendere la tua avventura americana, ricordandoti – come sempre – che per arrivare negli Stati Uniti devi essere munito di ESTA e ovviamente ti consigliamo di consultare la nostra sezione , costantemente aggiornata, dove troverai tutte le principali informazioni per viaggiare sicuro.

Seguici anche sui nostri principali social ( Facebook , Instagram , YouTube ) anche solo per nuovi spunti o idee per programmare il tuo prossimo viaggio negli USA.

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Itinerario tra i Parchi Usa fai da te

  • 30 Marzo 2020

ITINERARIO PARTE 1: Los Angeles/Las Vegas

Come promesso, prosegue nel dettaglio il racconto di Alessio, che con sua la famiglia ha attraversato gli States con un itinerario tra i parchi USA dell’Ovest, visitando, tra gli altri, due parchi nazionali d’eccezione: niente meno che la Monument Valley e il Grand Canyon. In questo post trovate il racconto dei primi dieci giorni, da Los Angeles fino a Las Vegas, ma il viaggio completo on the road negli States è durato 22 giorni e ha toccato quattro Stati: California , Arizona, Nevada e Utah.

[toc] 

Giorno 1 MILANO – LOS ANGELES

Il volo da Monaco di Baviera è lungo, ma con l’Airbus Lufthansa si vola molto bene eccetto per l’atterraggio da nausea. Quando il pachiderma oscilla le ali, si va su e giù come in un parco giochi.  In aeroporto veloce check out automatico alla nostra famiglia intera, a mo’ di bancomat. Segue scrupoloso controllo di tutte le impronte della mano e foto varie, con operatore in divisa. Welcome in America.

Uscite varie del terminal ci conducono all’esterno, dove al volo troviamo la navetta del Marriott Hotel. Uno bus-scuolabus stile Louisiana con un autista stile Louisiana e la musica stile Louisiana. Abbiamo prenotato vicino all’aeroporto in uno delle tante catene alberghiere per smaltire subito il jet lag, senza correre rischi inutili al volante della macchina a noleggio. I rent a car principali sono tutti su Airport bld . ed è possibile andarci a piedi il giorno dopo con una bella camminata, ritornando successivamente a prendere i bagagli in hotel.

Noi tramite un broker abbiamo risparmiato tantissimo con Hertz. Nessun consiglio riguardo assicurazioni auto, perché sono scelte personali, così come la polizza infortuni e malattia.

Alla sera cena in unfast food per tutte le età, consigliato da Trip Advisor. Nulla di eclatante eccetto per l’acqua naturale che deve essere sempre con ghiaccio a causa del gusto di plastica terribile. Chiudiamo il primo giorno constatando che la presenza di senzatetto per strada non è un mito, ma cruda realtà.

Giorno 2 LOS ANGELES – KINGMAN: 544 km  6h45

ON THE ROAD TRA GRAND CANYON E MONUMENT VALLEY

Tenete conto che i tempi di viaggio sono meramente indicativi e basati sui nostri ritmi e andatura.

Ritirata la Nissan Rogue (tipo Qashqay), usciamo abbastanza agevolmente da Los Angeles grazie al navigatore gratis installato sull’Iphone: Here We Go. Troverete un numero incredibile di corsie – ricordatevi di non guidare su quella contrassegnata dai diamanti – asfalto trasandato, sorpassi a destra e a manca, limiti di velocità bassissimi e poco rispettati sono caratteristiche cui vi abituerete presto. Vi consiglio un check sul web sulle principali regole di guida negli Usa prima di partire. Per ore non c’è nulla di decente che possa distrarre dalla guida. Lande senza vegetazione con paesoni attraversati da 4 corsie. Il cielo grigio mette il carico da 11.

Quando arriva il sole d’improvviso siamo sulla Route 66 e ci concediamo qualche foto sullo stemma dipinto in strada. Poi una sosta al giardino della foresta di vetro , prodotto di un personaggio naif che ha maneggianto tondini di ferro e bottiglie di vetro (birra evidentemente); c’è anche una jeep Willis insabbiata in pessime condizioni. Dirigiamo verso Calico-Ghost Town . Tenete a mente la parola Ghost Town perché la affibbiano ad ogni mucchio di rottami per non chiamarli discarica.

ON THE ROAD TRA GRAND CANYON E MONUMENT VALLEY

Comunque Calico, antica miniera, è ben ristrutturato e notevolmente turistico: c’è tutto per una visita di 2 ore, villaggio, treno, miniera, negozi e ristoranti. Noi si mangia hamburgers e chips in un locale dove si tirano le bucce delle arachidi per terra. E a parte il rischio di finire per terra distesi, è tutto molto folkloristico.

Ci avviamo un ora dopo verso la destinazione Kingman, ma saltiamo una Oathman sulle colline, per mancanza di tempo: a 65 miglia orarie, si fa lunga. Questione da tenere a mente quando si programma un itinerario. In aggiunta, almeno in questa parte degli Usa, non esistono le gallerie e le strade ondulate girano attorno ai monti o ci salgono sopra con pendenze da pista da sci. Kingman è già da film: ha una parte residenziale con campo da golf, ma per lo più non si capisce dove cominci e dove finisca, tagliata in due dalla superstrada.

Dove dormire a Kingman

Sull’asfalto tutto il repertorio: personaggi su Harley, camion a motrice enorme, pick up con il cassone rinforzato a 4 gomme. Lungo la strada, in un punto che potrebbe essere ovunque sulla carta cittadina si accede al parcheggio del Days Inn Motel .

  Quando visiti un posto portandoti da casa degli stereotipi e in un colpo solo ti rendi conto che sono tutti verificati, allora ti pervade un senso di stupore misto a soddisfazione: dunque è vero!  

Ci sono tutti gli ingredienti del Motel da action serie: reception con il tizio sudato e il ventilatore, macchina del ghiaccio, un solo piano, terrazzino tutt’attorno per accedere alle camere, porte di compensato sottile; la stanza, la moquette, il condizionatore vecchio e rumoroso, l’arredamento, l’interruttore a leva, il telefono a tasti quadrati, c’è pure l’antincendio a stella…Ora dal vicino farà irruzione l’agente Callen di Ncys. Fantastico! Tutto quanto filmato per mostrarlo a veri intenditori di americaneria.

Cena pseudo-salutista con frutta e yogurt del supermercato di fronte, distante 4 corsie trafficate.

Giorno 3 KINGMAN – WILLIAMS:  213 km  3h

Benzina : sperare che l’erogatore accetti la vostra carta di credito, leggere il video e seguire le istruzioni, schiacciare 87 ottani e fare benzina. La macchina deve essere vicina, il tubo attaccato alla pistola è ben corto! Se invece si paga cash, prima si entra nella stazione, si dichiara quanti dollari o galloni e si paga. Non ci sta tutta? Pazienza, si torna indietro a prendere il resto.

Fare gas in USA è una goduria: dall’Italia non si immagina neanche quanti km si facciano con 30 $. Ma attenzione ai prezzi variabili sensibilmente da luogo a luogo: a noi è capitata una forchetta tra 2,25 – 4,9 $ al gallone. Per tutto ciò c’è GasBuddy.com.

Abbandoniamo la cittadina sulla 66 che corre ben manutenuta accanto alla ferrovia. Poco dopo passa il convoglio merci più lungo della nostra vita: un serpente di 2-3 km con almeno 4 locomotive e una arlecchinata di container sopra i vagoni. Anche questo ci riporta ai film con i treni fuori controllo senza guidatore. Maciniamo km traversando un paesaggio bello per quindici minuti, prima di diventare monotono, accostando a bordo strada per fotografare stupiti l’ampiezza degli spazi.

L’Arizona sa essere alienante, con le sue roulotte sparse qui e là, una parabola sul tetto e un pick up mezzo sfondato. Basta dare uno sguardo ai colori con Google Earth per capire. Breve sosta all’ Hackeberry General Store , fucina di souvenir della R66.

Camion on the road lungo la route 66.

Seligman ha gli addendi perfetti della formula della depressione. Una pseudo cittadina in mezzo al bush che qualcuno di geniale ha trasformato in un importante posto tappa 66, grazie al film Cars.

Si fermano così molti bus e i turisti si mescolano attorno alle auto della Pixar/Disney , tranne gli orientali che fanno gruppo a parte sotto i loro ombrellini.

Qui lavorano solo hotel, “ristoranti” e souvenirs. Uno dei principali lo gestisce un immigrato tedesco, nostalgico dell’Europa, ma ben attaccato ai dollari. Gli chiediamo come viva la maggior parte dei residenti, quale lavoro svolgano. “Nulla, cosa vuoi che facciano qui? 3$ di lavoro in nero o elemosina per gonfiarsi di hamburger e coca cola che costa meno dell’acqua. E televisione. Li tengono buoni così, non piove mai qui.

Il negozio è fornito di ricordi da trascinarsi a casa, nemmeno troppo cari. “ Zucchero, il cantante, che è un 66ers è passato di qui due volte ; mi ha spedito un cartone di biografie, sono laggiù”. Ce ne sono ancora molte, segno che il turista è più interessato alle targhe auto e ai portachiavi. “Guarda io ho i peli dritti per Pavarotti” e mostra l’avambraccio.

Nel negozio c’è pure il bar; dietro il banco c’è una bella giovane americana in canotta nera, formosa. Ogni volta che si apre la porta, volge lo sguardo con la speranza che qualcuno la porti via da lì, come in un copione. Al cambio del turno si aggiusta i capelli nello specchio, leva il grembiule e lo lancia sul banco allontanandosi. Chiudo gli occhi per dare un titolo a questo film. Io ti ho già visto!

Wlliams – fine corsa. E’ più di un gioco di parole: dormiremo in un vagone! Siamo a 2000 mt, circondati da alberi sempreverdi. La città è decisamente orientata al turismo, con molti negozi sulla via principale, ognuno con i propri specifici souvenir. Prima di visitarla andiamo al Bearizona per vedere gli animali (ingresso base 22$ adulti, 11$ bambini).

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Dove dormire a Williams

Soldi ben investiti soprattutto per il tutorial con tarantola, iguana, porcospino e lontra, dove i bambini vengono intrattenuti vis a vis con questi animali. Conviene capire piuttosto bene l’inglese, le informazioni sono molte! C’è anche il giro in macchina in mezzo agli orsi e bufali . Dicevamo poc’anzi che per 100$ ti puoi affittare un terzo di vecchia carrozza o un gettonatissmo locomotore per passare la notte. In questo caso, prenotando con largo anticipo, sareste ospiti del The Canyon Motel RV park . Per i last minute ci sono classici bungalows sparsi in mezzo a camper motorhome con attaccata dietro un jeep Wrangler.

In vacanza, gli americani, sembra si portino la casa dietro: sono comunque sempre accoglienti e molto socievoli, amano la sedentarietà, con spiccato gusto retrò. La piscina li accontenta, protetta da un capannone in sintetico e circondata da sedie simili ai sedili di una Fiat 127 sport. Restando in tema treni, nella cittadina di Williams c’è una storica locomotiva a vapore enorme, bellissima e lucida: da qui parte il treno per il Grand Canyon entrata sud (da 67 a 115$ per 2h30 di viaggio): non vi sappiamo dire di più perché noi siamo andati in macchina.

Tutti mangiano alle 19 e noi non possiamo fare eccezione. Siamo al Cruise Cafè 66, un must all’angolo di due strade, con tavoli poggiati direttamente sull’ asfalto. Tra gli ospiti passeggia zio Jesse di Hazzard (per chi lo ricorda) a fare gli onori di casa in versione cowboy. La gente apprezza.

on the road usa tra grand canyon e tra monument valley

Noi italiani non sappiamo più far passare il tempo come loro, siamo troppo frenetici, come un lavoratore edile bergamasco. I giovani, anche di bell’aspetto sono troppo informali per i nostri canoni. Qui in Arizona tutto è dilatato come il tempo: si ragiona in blocchi di case, non per vie o distanze.

  Qui c’è ancora lo “stai attento”, “at your risk”, “mind your step”. Ci sono ancora i chiodi che spuntano e i gradini rotti, senza che il comune venga subissato di post di denuncia.     

Giorno 4 WILLIAMS – TUBA CITY:  230 km  3h15min

Partenza “intelligente” alle 5.30 con 5 gradi, direzione Grand Canyon .

Facciamo il nostro ingresso da sud con la nostra tessera annuale Usa Parks – America the beautiful (80$ viene ammortizzata al 3° parco visitato) e troviamo subito un comodo parcheggio. Li per lì sembra un luogo qualunque in un plateau media montagna, poi si supera la linea dei lodge e bam! Il vuoto.

DON’T MISS: GRAND CANYON

  Il Grand Canyon è una ferita sconfinata nella terra americana. Inutile descrivere, bisogna vedere. Si deve ammirare tutta la sua grandiosità, i suoi colori, vegetazioni e animali.  

Vi consigliamo di percorrere a piedi (o bus con differenti punti di sosta nel percorso a/r per un totale di 1h20) la red route con magnifici punti di sosta.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Un sospiro di sollievo esce quando scopriamo che un vecchio progetto di hotel da 600 stanze è tramontato: avrebbe sostituito l’antica e prospera miniera di uranio. Qui può fare molto caldo e quindi attenzione all’acqua; ci sono tutte le informazioni del caso, compresi i sentieri che scendono giù giù fino al Colorado River. Il fiume lo si vede qui e là, azzurro, grigiastro o verde a seconda della corrente.

E’ impressionante cogliere la differenza delle 5-6 fasce climatiche : cactus alla base, temperato nel mezzo (1200 mt.) con querce e sequoie, in alto pini e conifere (2500 mt.).  Di ritorno apprezziamo anche il centro visitatori, usufruendo del bus route blue.

[tg_youtube width=”360″ height=”640″ video_id=”yaMPICmsa0k”]

Fino ad ora ho verificato alcuni stereotipi dei film : l’americano gradasso, fastidioso nella noncuranza del prossimo; l’autista del bus-a one man show: fa cabaret, guida e uomo d’ordine; la mancanza dei bidet e del tubo flessibile della vasca da bagno per fare la doccia. Sorprendente invece la cordialità e socievolezza di altri locals. Un tipo sul pullman mi avvicina e dice che negli Usa non si vive bene: ha lavorato solo sei mesi per 5 ore, ma si accontenta così.

Al Visitor’s Center stiamo poco, perché siamo un po’ stanchi, giusto il tempo per vedere un documentario su una enorme palla sospesa in aria. Ripartiamo con calma nel pomeriggio inoltrato verso Tuba City , sostando in ogni  view point per gustarci ancora il canyon (merita su tutti il Desert Point ).

Scendendo di quota aumenta il caldo. Strade prima ripide e poi piane ondulate, tipiche dell’Arizona che ti impongono di domandarti perché mai abbiano rubato queste terre inospitali agli indiani.

E a proposito di indiani, faticosamente troviamo la fatiscente insegna per il Dinosaur tracks un plateau all’aperto che conserva orme di 200 mln di anni fa lasciate da dinosauri vari. Il dubbio sulla veridicità ci assale da subito visto l’accoglienza da baraccopoli, con gli onnipresenti relitti d’auto al posto del box office e sei bancarelle che faticano a stare in piedi. Ma tant’è, l’anziana indiana ci accompagna sul sito evidenziando con una bottiglietta d’acqua bucata orme, scheletri, feci e uova di Velociraptor, T-rex, Diplodochi etc.

Sullo sfondo un pennone gigantesco con la bandiera americana, messo forse li a monito per i nativi, ma sicuramente perfetto da fotografare . La donna dice di abitare in una riserva vicino, piena di acqua e frutti spontanei, cui fa ritorno alla sera. La giornata invece, la passa sotto il sole accampata tra un’auto e una baracca. Unico obolo richiesto è l’acquisto di un prodotto della propria bancarella: 8$ per in mini tomahawk.

Dove dormire a Tuba City

Tuba city è la capitale della nazione Navajo, per cui ci sembra perfetto essere accolti da un mustang senza sella in corsa per strada. Curiosità: c’è il carcere indiano. Per il resto è una cittadina come le altre, salvo una percentuale molto elevata di nativi. Il nostro Hotel Quality Inn Navajo Nation più che valido e comodo, resta vicino ad un ristorante dai soliti piatti e un altro stereotipo: lo sceriffo grasso al tavolo e la radiolina gracchiante. Null’altro di rilevante.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Giorno 5 TUBA CITY- MONUMENT VALLEY: 236 km  4h

Avvio di giornata con il solito panorama di bush e rocce, talvolta spettacolare, talvolta noioso. Il navigatore dello smartphone movimenta la giornata facendoci imboccare una strada bianca alla ricerca del Navajo National Monument. La stessa termina presso una casa-roulotte indiana, circondata da cani randagi. La situazione diventa un po’ tesa quando un locale esce dall’auto con aria interrogativa, poco amichevole. Saluti, scuse, retromarcia e una bella guidata su sterrato fantastico.

Il Navajo National Monument lo troviamo una mezz’oretta dopo. Al fondo di una grande valle c’è un villaggio arroccato in una caverna gigantesca: lo si puo’ vedere percorrendo un sentiero panoramico di circa 2km ricavato su grandi placche di rocce e presso alberi usati nella medicina indiana.

DON’T MISS: MONUMENT VALLEY

Temperature alte. Una decina di dollari di carburante più avanti, si gira sulla Highway 163 a Kayenta fino all’incrocio con la Monument Valley bld. Andando a destra si sale verso una delle più impressionanti viste della vacanza. Quei tre picchi senza punta, visti decine di volte in virtuale, ora li abbiamo fisicamente davanti al naso.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Ci sentiamo di sconsigliare il mordi e fuggi, passateci una notte (anche per via del biglietto di ingresso che non è compreso nella tessera parchi America the beautiful). Dunque potete scegliere tra le cabine con vista (noi abbiamo optato per quelle),  oppure una stanza nell’ hotel monoblocco, camper o campeggio.  

Dove dormire nella Monument Valley

Per un ricordo perfetto vi consigliamo le cabine The View – bungalows da quattro persone, indipendenti con terrazzino coperto, vista valle. Noi abbiamo pagato sui 220 € a notte, ma si tratta di un’esperienza più unica che rara. E’ inclusa la colazione nella struttura centrale dell’hotel a 150 metri.

  • Bisogna prenotare con largo anticipo.
  • Ci sono due file di cabine, una davanti all’altra: nella fila “front” le cabine sono tutte ok, mentre nella “valley” sono buone solo le cabine dalla 2 alla 6. Non è un dettaglio: più della metà delle cabine valley hanno la vista disturbata dalla fila davanti e la differenza di costo non è significativa (il prezzo totale invece è abbastanza impegnativo).

Altra importante segnalazione: all’incrocio stradale di cui prima, non andate a sinistra. Attenzione non dormite in strutture tipo il Golding’s lodge, perché perdereste tutta la vista: tra voi e la Valley corre, proprio per traverso, la collina su cui sorgono le cabine di the View.

Dormendo in loco tutto si svolgerà con calma: le foto di rito sul sasso (al momento capirete), il giro nel negozio di souvenir o nell’unico ristorante, entrambi cari. La Monument è li sotto, in tutta la sua maestosa immobilità.

Cosa fare nella Monument Valley

Vi è consentito un giro con la vostra auto laggiù, su polveroso sterrato; ma perché non spendere ancora qualche dollaro (150$ per due adulti e un bimbo di 9 anni) prenotando un’escursione di tre ore su jeep ?

Seriamente, visiterete luoghi altrimenti interdetti e salvaguardate la macchina. Fa un caldo pazzesco! Per l’auto e per voi. Non dimenticate litri di acqua e sali minerali. Inoltre, la guida al volante attribuirà un nome ad ogni monte e scoprirete che il processo di desertificazione ha fatto piazza pulita degli animali. Al tempo di Ombre Rosse c’era vita. Quando la DeLorean di Ritorno al Futuro fuggiva dagli indiani, si poteva vivere e cacciare. Ora restano piste di sabbia da affrontare a manetta per non restarci dentro con il mezzo, sotto blocchi di roccia di una maestosità unica.

Il giro prevede momenti da turismo di massa: la sosta alle bancarelle navajo, la foto sul cavallo come Clint Eastwood, la lezione di vita indiana nelle tende. Il ricordo di una bambina aggrappata al mondo moderno tramite un ipad ci accompagna ancora adesso.

Alla conclusione del tour sarete più insabbiati di una mummia, fuori e dentro il vostro corpo. Nulla di meglio che una doccia, bibita fresca e sdraio sul terrazzino: questo se pernottate in loco.

Ci sono eventi nella frenetica vita di oggi che vanno assaporati con il giusto timing: tipo il tramonto e l’alba. E qui le ombre delle rocce che si allungano sulla valle valgono il soggiorno.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Giorno 6 MONUMENT VALLEY – PAGE: 200 km  2h45

Attenzione ai cambi d’ora tra Stati, compreso quello Navajo.

Terribilmente appagati da una delle più suggestive albe, accendiamo l’auto appena dopo colazione. All’incrocio con la 163 andiamo a destra, direzione Forrest Gump: vogliamo allungare di quindici minuti per una foto nel punto in cui Tom Hanks si è fermato.

Riconosciamo il posto dalla gente in mezzo alla strada con i cellulari. Ci aggiungiamo anche noi con la go pro e due racchette da tennis per un match sui generis sull’asfalto liscissimo.

Tornati sui nostri passi guidiamo fino a Page , fortunata cittadina vicino al Colorado’s Horsehoe Bend, Antelope Canyon e lago Powell, sempre in terra indiana. Forse per ringraziare tanta abbondanza c’è un’intera via di chiese dai nomi altisonanti. Meglio non fare torti a nessuno, per cui entriamo in una lavanderia a gettoni. Ci laviamo qualcosa in attesa di depositare i bagagli al Best Western hotel e aggregarci al gruppo per scendere nel lower Antelope Canyon alle 13 come prenotato dall’Italia. 108° fahrenheit.

DON’T MISS: ANTELOPE CANYON

Quando hai un capolavoro per le mani, puoi presentarlo malamente, senza attenzioni, che avrai comunque un seguito. E’ quello che accade in questo caso, ammassando turisti sotto una tettoia a cuocere in attesa del turno di discesa. Fatti il segno della croce se ti scappa un bisogno, perché troverai i peggiori cessi chimici di tutta una vita.

Ciononostante non transitare da qui è un errore imperdonabile. Chissene frega del caldo, incognita flash flood, minacce di scorpioni e rattlesnake, mancanza d’aria, sovraffollamento. In realtà nonostante tutti questi warnings, noi siamo stati benissimo.

La nostra astuta guida ha fatto in modo di isolarci dalla massa per ammirare un capolavoro della natura per forme e colori: imperdibile per chiunque (soprattutto con il sole alto nel cielo).   

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Ancora inebriati dalla sua bellezza ci spostiamo in auto per 20 min. fino alla marina del lago Powell , artificialmente creato con una diga superpresidiata dalle forze dell’ordine (rifornisce d’acqua buona parte della California).

Il contrasto di colori terra-lago è ancora vivo negli occhi adesso. Il sole ne ha aumentato la brillantezza rendendola un’altra perla nella nostra vacanza. La crociera aggiunge note culturali al paesaggio veramente da cartolina.

Per chi fosse interessato il lago si è riempito in diciassette anni (‘63-’80) occupando il sito del Glen canyon scavato dal Colorado. Pulitissimo, profondo anche 170 mt è il secondo lago degli USA per superficie e meta di tantissimi locali anche per gite domenicali. E’ stato set cinematografico per importanti film: da Il pianeta delle Scimmie a I 10 comandamenti, Gravity e cielo per il lancio col paracadute in Point Break.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Dove dormire a Page

La serata la passiamo in città da Big John’s Texas BBQ, quintessenza dell’americanità. In poche parole: quattro file di tavoloni da sagra sotto una tettoia, due barbecue dimensione bombolone del gas, una band over 50 e almeno un centinaio di commensali. A metà serata una ragazza orientale si alza, sale sul palco in canotta e ciabatte da doccia per cantare alla grande “Rolling on the river”. Chiudiamo la nottata nella calda piscina dell’hotel Best Western Plus At Lake Powell.

Giorno 7 PAGE – BRICE CANYON:  250 km 3h20

Una benzinaia con pochi denti mi spiega i vantaggi del basso costo del carburante. Le rispondo che anche avere le highways gratis non è male.

A dieci minuti da Page verso Flagstaff la natura ha creato l’ Horseshoe bend , per intenderci il tratto di Colorado più fotografato degli Stati Uniti. Si arriva, dopo un caldo saliscendi a piedi di 20-25 minuti fino sul bordo a strapiombo per vedere il blu, verde e il marrone delle rocce. Talvolta qualcuno piomba giù a causa dei selfie; ora stanno costruendo un parapetto. Di tanto in tanto passa qualche barca e onestamente potrebbe essere una bella idea. La route 89 ci porta alla meta successiva offrendoci alcuni stop quali il negozio di minerali e il Red canyon .

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Il plateau del Brice Canyon National Park (compreso nella tessera parchi) sale quasi fino a tremila metri con vegetazione alpina bassa e abeti/pini/larici numerosi secondo il versante. Siamo in Utah e tutto sembra più organizzato ed economico della riserva Navajo: la macchinetta schiaccia penny, nostro metro di paragone, pretende 50 cent al posto di 1 $. La benzina invece fa leva sull’ isolamento e sale a 3.39$ da 2.90$ al gallone.

L’anfiteatro del Brice con i “ camini delle fate ” deve far parte dei vostri ricordi americani (Rainbow Point, ultimo viewpoint al termine della strada del parco). Al limite potete evitare il rodeo serale, per quanto il tutt’ in piedi all’inno americano vale da solo il posto a sedere.

on the road tra Grand Canyon e Monument Valley

Tutto ciò che per noi è film, qui è vita quotidiana.

Ciò che avete goduto dall’alto è imperativo vederlo dal basso: vale a dire imboccate uno dei sentieri ad anello che scende nell’anfiteatro da una parte e risale dall’altra. Dotatevi di una mappa e scegliete il vostro, ma non siate pigri, non andate in giro in ciabatte. Abbiate l’accortezza di cominciare presto per evitare la massa di gente e la polvere che si porta dietro.  

Dove dormire c/o il Bryce Canyon

La notte passatela in uno dei motel a 10 minuti dall’ingresso se avete intenzione di risparmiare un bel po’ (Fosters’ Motel e Foster family steack house ).

Giorno 8 BRICE CANYON – ZION NATIONAL PARK  187 Km 3 h

E’ carino portarsi a casa dei souvenir, perché non qualche coloratissimo minerale low cost?

Con qualche kg di sassi nel baule, impostiamo il navigatore verso lo Zion sulla 89 verso Springdale e torniamo per qualche km sui nostri passi per poi svoltare a dx, in decisa salita sulla 9. Sinceramente alcune strade percorse non sono da prendere alla leggera con un camper, per via della sollecitazione dei freni. Tant’è si passa da 2700 a 1200 giù per una valle molto panoramica tra montagne di roccia liscia di diverso colore. Una di queste viene attraversata da un lungo e ripido tunnel.

Lo Zion National Park rispecchia più un parco di montagna , talvolta alpino. Per noi europei può risultare familiare e meno wow, ma per gli americani è Il Parco. Qui si mette via lo spirito da infradito del turistello da quattro passi. Qui ci sono gli hikers, c’è turismo sportivo, e tanto. Se non arrivi presto puoi sognarti il parcheggio vicino al visitors’ center e alla navetta. La cura del dettaglio è più evidente financo su colore dell’asfalto, marrone in tono con la roccia. E i prezzi di conseguenza.

Il parco racchiude tre delle più famose escursioni a piedi degli Stati Uniti: Emerald Pools, Angel’s Landing e The Narrows . Noi scegliamo per motivi di tempo quest’ultima (bus stop Temple of Sinawana): una fantastica camminata dentro le acque fredde di un torrente chiuso letteralmente da altissimi muri di roccia.

Piccola digressione: in stagione calda non è necessario lasciare un centone ai negozi che affittano scarpe da canyoning e bastoni; magari evitate di andare in sandali aperti o mocassini: siete sempre nel letto di un torrente fino alle ginocchia o oltre.  Vale la regola del muoversi in anticipo, a meno che non amiate la ressa e schiamazzi. Se piovesse non andate assolutamente, se foste dentro tornate indietro. A causa della roccia o del terreno arido basta un bello scroscione per formare un pericoloso flusso di fango e acqua (cercate su youtube: flash flood).

Dove dormire a Springdale

La cittadina di riferimento Springdale , stessa tipologia costruttiva di mille altre: via trafficata al centro e strade laterali. In questo caso però siamo in una valle delimitata da alte pareti rocciose, sufficientemente impressionanti. Consiglio: ogni aggregato di case dal parco fino a più di 50 km viene etichettato come Zion national park, quindi attenzione alle distanze se prenotate.

Un hamburger da King’s Landing bistrot nel giardino vista tramonto, con i colibrì, stupisce così piacevolmente da rendere il conto adeguato. La notte la passiamo al Blumberry Inn , ottima struttura con piscina, se non ci avessero assegnato la camera vicino alla macchina del ghiaccio. Vuoi i muri di cartongesso, vuoi le abitudini locali che la frequentano più di un bancomat, abbiamo avuto spesso risvegli nella notte e all’alba. Gli americani amano forse dormire vicino ai rumori? In ogni camera c’è sempre stata una apparecchiatura elettrica rumorosa, principalmente il compressore del frigo.

Giorno 9 ZION NATIONAL PARK – LAS VEGAS: 272 km 3h

La strada perde ben presto di fascino, riportandoci in quei paesaggi monotoni già subiti in Arizona. Nei dintorni di Hurricane abbiamo fatto sosta (se avete bambini fatelo) presso la ricostruzione di un villaggio cowboy dove si possono nutrire asini, lama e capre. Tagliamo a metà pianure, poi su e giù per ripide colline fino, accidenti, a stoppare la nostra navigazione in una coda chilometrica, non troppo anomala per gli standard locali.

Realizziamo la prossimità (in senso americano del termine) a Vegas dal numero di corsie della highway, ma l’occhio non vede nulla. Appare d’improvviso così come il suo traffico infrasettimanale. E’ un elemento nuovo per noi, nemmeno troppo apprezzato. Infatti eravamo usciti da Los Angeles di domenica e poi fidatevi che entrare nelle metropoli è peggio, soprattutto quando ci sono più di 40°! 

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Dove dormire a Las Vegas

Il Travel Lodge del Center Strip è una mosca bianca. Un set perfetto per CSI. Al centro un parcheggio, il primo cerchio attorno è composto dal motel a L su un solo piano, il secondo cerchio da tutti i grattacieli della città. Un contrasto impressionante, una soluzione low cost, parking free nel mezzo della Strip (la via principale). Probabilmente offriranno ai proprietari denaro almeno una volta a giorno per sbaraccare, ma credo che ne facciano ugualmente abbastanza, se non cedono. E sicuramente non spendono in personale di servizio: all’ospite medio importa solo del wi-fi. Ma non c’è nulla di più comodo, così a buon mercato.

Siamo catapultati all’interno del Bellagio hotel & casinò : spazi e ostentazione tutta americana. I corridori sono pieni di gente di diverso tipo: turisti, giocatori, lavoratori, locals e habitué; transita una prostituta in rosso agli ultimi anni di attività: passo sicuro di chi ne ha percorsi tanti di kilometri in quei corridoi. Il buffet del Bellagio è uno spettacolo a parte, che richiede in cambio 40 minuti di coda e 160$ in 3. La sala enorme è pronta per il rifornimento delle cisterne sfruttando il sistema all you can eat . Un’ abbuffata alla ‘mericana con spreco di cibo -buono- senza eguali.

Tre camerieri ci portano una torta di compleanno improvvisata con fette di anguria e frutta. Cantano happy birthday 9y, suscitando la sorpresa di nostro figlio. Nel Bellagio si annidano turbe di giocatori di slot globalizzati e stereotipati: ci sono proprio tutti tra una cold bier e scarpe luccicanti. Da non perderne le luci notturne e lo spettacolo delle fontane, lì fuori all’hotel.

Elisa e Stefano, proprietari di questo blog, quando sono stati a Las Vegas hanno pernottato al Luxor Hotel & Casino. Ribattezzato subito “Buzzurro Hotel”. Se volete vivere in pieno gli eccessi di Las Vegas questo è il posto giusto! Impossibile non trovare la sua mole enorme a forma di piramide nera lungo lo Streep. Si dice che la luce proiettata di notte dalla cima della Piramide si veda si dallo spazio. Il prezzo è molto competitivo per lo standard dei servizi e la comodità.

ITINERARIO TRA I PARCHI USA

Vegas è quella dei films sui casinò e non potrebbe essere diverso: è la realtà, l’eccesso come regola e status quo. Occorre stoffa per viverci. Il negozio M&M’s potrebbe essere il più grande del mondo per questo marchio, con dispenser di cofanetti di mille colori, alti 4 metri e ogni tipo di gadget. Resterà in memoria anche per tre teenagers esibizioniste, succintamente vestite, di cui una in tanga.

Ma è Vegas. Dove studentesse e donne si vestono da drag queens, allietando i turisti per tutta la città: stesso sorriso per foto con famiglie e bambini che per le mani dei pornoturisti di passaggio.

Si può definire un carrozzone divertente, un circo con tutti i personaggi: il barbone molesto, la escort, la coppia fresca di nozze, il prostituto col serpente, il centauro in impennata nella Strip, il popolo orientale con pelle bianca latte, cappellino e ombrello, l’uomo dei biglietti della lotteria, la limousine Hammer nuova, la limousine vecchia bollata. Quelli vestiti da star wars, quelli da uomo ragno, quelli che è meglio evitarne lo sguardo. Ragazzine di 16 anni che se ne sentono addosso 30 e signori anzianotti idem.

Con la luce solare la città perde metà del valore. Le persone sono più ordinarie ed è tutto un un “good job” e “oh my goosh”. Ci facciamo due palleggi nel parcheggio prima di accendere il motore, dopo mezz’ora di ricerca spasmodica delle chiavi. Forse meritava restare un altro giorno.

P.s. Se perdete le chiavi della vostra macchina, vi conviene farlo in una città, in maniera tale da evitare un salasso, nel farsene portare un doppione. Chi è un disordinato seriale consideri eventuali assicurazioni in sede di noleggio.  

Giorno 10 LAS VEGAS – AMARGOSA VALLEY: 142 km 2h

Uscendo da Vegas ci concediamo un giro in uno shopping center in stile urbano Serravalle outlet ricavandone qualche gioia per la signora. Cavalchiamo l’onda dei grandi spazi commerciali ed entriamo da Walmart, dove ci vuole quantomeno un monopattino per girarlo tutto. Usciamo con un cooler e ghiaccio per conservare i nostri cibi: $6

Al volante tutto facile una volta usciti dalla metropoli, strada dritta, accompagnata da qualche migliaia di Cactus.

Dove dormire ad Amargosa

ll bello arriva quando parcheggiamo all’ Amargosa Longstreet Inn & Casinò . Perché è nel nulla e c’è solo quella costruzione, sotto il sole, neppure il classico distributore nelle vicinanze. L’interno è il set di un film: un casinò retrò in miniatura ( dopo Las Vegas capirete ) funzionante, una stanza con mille cimeli originali del passato. Manca solo Boss Hog a contare i soldi dietro la ringhiera della cassa.

C’è un giardino con il prato e una vecchia diligenza che ospita una piccola piscina e famelici uccelli palmati pronti a mangiare il granoturco appena comprato da un dispenser. Il panorama sul bush e il tramonto sono notevoli. Che l’albergo sia di buona qualità e abbia all’interno un piccolo bazar è solo una informazione di servizio. Il pomeriggio passa tranquillamente in acqua per mitigare i 42°, nutrizione animali, relax e lettura, con sempre un orecchio verso il nulla, cercando di percepire un sonaglio di rattlesnake. Burgers o grigliata per cena, ci mancherebbe altro. Che giornata!

Non perdete la seconda parte del racconto: Death Valley, Sequoia NP, e poi da San Francisco fino al Los Angeles lungo la Pacific Coast highway!

Se amate gli on the road potrebbe interessarvi anche il racconto del nostro on the road tra le montagne rocciose del Canada Occidentale.

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Testo e foto di Alessio Tondo

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